Palermo, un’ottava piazza che racconta tutto: ora i playoff, ma serve un altro spirito

C’è un simbolismo quasi brutale nell’ottavo posto con cui il Palermo chiude la regular season: l’ultimo posto utile per i playoff, a fotografare con crudezza tutto ciò che questa stagione poteva essere e non è stata.
Come osserva Massimo Norrito su la Repubblica Palermo, si può anche provare a vedere il bicchiere mezzo pieno: i rosanero sono ancora in corsa per la Serie A. Ma l’analisi onesta racconta una realtà fatta di potenzialità inespresse, di una rosa tecnicamente superiore a molte concorrenti, ma incapace di imporsi nei momenti decisivi.
Appuntamenti importanti sempre falliti
Ogni occasione da non fallire si è trasformata in una delusione. L’ultima, quella di martedì sera contro la Carrarese, dove il Palermo aveva la possibilità di ambire al quinto posto, ma si è arenato in un pareggio arrancato e deludente. Alla vigilia, Dionisi aveva rilanciato ambizioni e convinzione. Il campo, però, ha raccontato altro: una Carrarese già salva ma viva, reattiva; un Palermo timido, spaesato, che ha provato a reagire solo nella ripresa, complice la superiorità numerica.
Contestazione e silenzio
Il clima al Barbera non ha aiutato. La contestazione, arrivata sin dai primi minuti, ha probabilmente inciso, anche se il Palermo – contro il Frosinone – aveva dimostrato di saper reagire con orgoglio. Stavolta, invece, è calato il silenzio. Una chiusura totale, che ha coinvolto squadra, tecnico e dirigenti. Un silenzio che, in alcuni casi, può aiutare a ritrovarsi dentro, ma che non basta a cancellare le crepe emerse.
Playoff da outsider e senza certezze
Quale sarà il vero volto del Palermo nei playoff? È tutto da vedere. Perché la squadra non è in salute: né tecnicamente, né tatticamente, né mentalmente. Eppure, come ricorda Norrito, i playoff sono un torneo a parte. Paradossalmente, giocare fuori casa – sabato a Castellammare contro la Juve Stabia – potrebbe persino alleggerire la pressione.
Il caso Nikolaou: un cartellino e un fallimento
A completare il quadro, l’ennesima prova opaca di Nikolaou, fuori per squalifica dopo un cartellino evitabilissimo. Una presenza che Norrito non esita a definire senza mezzi termini: «Il peggior acquisto del mercato rosanero 2024/25».