Palermo, ritiro estivo verso la Valle d’Aosta: Châtillon/Saint-Vincent in pole

PALERMO – La nuova stagione del Palermo potrebbe ufficialmente iniziare dalla Valle d’Aosta. Secondo quanto riportato da Massimiliano Radicini sul Giornale di Sicilia, la dirigenza rosanero è attualmente impegnata nella definizione logistica e organizzativa del ritiro estivo, una fase chiave per gettare le basi della preparazione atletica e tattica in vista del prossimo campionato.

Tra le diverse località valutate, la meta più accreditata sarebbe la zona di Châtillon/Saint-Vincent, già sede in passato dei ritiri di club di Serie A come Juventus e Cagliari. La scelta non è casuale: il contesto naturale e climatico della regione alpina – tranquillità, altitudine e strutture sportive moderne – la rende un luogo ideale per lavorare con concentrazione e intensità.

Châtillon favorita, Morgex solo alternativa

Sempre secondo il Giornale di Sicilia, la soluzione Châtillon/Saint-Vincent appare oggi nettamente favorita su Morgex, altra località valdostana d’interesse, ma al momento opzionata dal Pisa per metà luglio. Questo dettaglio tecnico riduce la disponibilità temporale utile per il Palermo, rendendo meno probabile questa destinazione.

A rafforzare la candidatura di Châtillon/Saint-Vincent, non solo la qualità dei campi e delle strutture sportive, ma anche la ricettività alberghiera e la logistica efficiente, che negli anni l’hanno trasformata in un punto di riferimento per il calcio professionistico.

Strategia e precedenti: verso una nuova direzione

Negli ultimi tre anni, il Palermo ha adottato soluzioni differenti per la preparazione estiva: nel 2022 tra Palermo città e Manchester; nel 2023 tra Pinzolo e Ronzone; nel 2024 tra Livigno e nuovamente Manchester. La svolta verso la Valle d’Aosta, evidenzia Radicini, rappresenterebbe una scelta strategica chiara, orientata a location che uniscono benessere fisico, concentrazione e supporto logistico di primo livello.

La decisione definitiva sarà comunicata nelle prossime settimane, ma al momento – scrive il Giornale di Sicilia – la sensazione è che il Palermo 2025/26 possa prendere forma ai piedi delle Alpi.