Corriere dello Sport: “Caso Brescia. Le motivazioni non danno scampo a Cellino”

ROMA – Il Tribunale Federale Nazionale ha bruciato le tappe: come riporta Tullio Calzone sul Corriere dello Sport, contro ogni previsione sulla tempistica, sono già state depositate le motivazioni della sentenza che ha inflitto 8 punti di penalizzazione al Brescia, di cui 4 da scontare nella stagione appena conclusa, con conseguente retrocessione diretta in Serie C.
Il cuore della sentenza: Irpef e Inps non versati, crediti inesistenti

Secondo quanto ricostruito dal Corriere dello Sport, il TFN ha respinto tutte le eccezioni presentate dai legali di Massimo Cellino, che avevano depositato una memoria difensiva di oltre 70 pagine. Al centro della decisione, la mancata corresponsione delle ritenute Irpef e dei contributi Inps per il periodo novembre 2024 – febbraio 2025, per un ammontare complessivo di circa 2 milioni di euro.

Il tentativo del club lombardo di compensare i debiti con crediti d’imposta acquistati dal gruppo Alfieri SPV srl, poi risultati inesistenti e comunque inutilizzabili, ha aggravato ulteriormente la posizione della società. Per i giudici federali, il Brescia aveva tutti gli strumenti per verificarne la validità prima di procedere.

Penalizzazione e classifica riscritta

Come sottolinea ancora Calzone sul Corriere dello Sport, la penalizzazione ha stravolto la classifica finale di Serie B: il Brescia è retrocesso, il Frosinone è salvo e il nuovo spareggio salvezza vedrà opposte Salernitana e Sampdoria, con i campani in posizione favorevole, potendo giocare il ritorno all’Arechi con due risultati su tre a disposizione.

Anche la Salernitana, inizialmente orientata a percorrere vie cautelari attraverso il Collegio di Garanzia del Coni, ha abbandonato quella strada per affiancarsi, come terza interessata, alle istanze della Procura Federale, insieme a Frosinone e Samp.

Le motivazioni: no alla tesi della “truffa subita”

I giudici del TFN, presieduti da Carlo Sica, hanno smontato punto per punto la tesi della “truffa subita” sostenuta dal Brescia, riconoscendo la piena correttezza dell’operato della Covisoc e del procuratore Giuseppe Chinè. È stato inoltre ribadito il principio già sancito nel caso Taranto: ogni violazione – Irpef e Inps – viene considerata separatamente e sanzionata con 2 punti di penalizzazione ciascuna.

Prossimo passo: ricorso in appello

La sentenza potrà ora essere impugnata dinanzi alla Corte Federale d’Appello, ma le date dei playout restano confermate: si giocherà il 15 giugno a Genova e il 20 giugno a Salerno, come indicato dalla Figc in accordo con la Lega B presieduta da Paolo Bedin.