Giornale di Sicilia: “Palermo, il regalo più bello. Che manita al Pescara”
PALERMO – Una serata perfetta, di quelle che si spera di rivedere presto. Come racconta Luigi Butera sul “Giornale di Sicilia”, il Palermo celebra nel migliore dei modi i 125 anni di storia del club, travolgendo il Pescara con una cinquina che cancella due sconfitte consecutive e allontana le nubi che avevano iniziato ad aleggiare sull’ambiente rosanero.
Il clima di festa al “Barbera” ha reso l’atmosfera ancora più speciale: sfilata delle leggende rosanero, show musicale in collaborazione con il Manchester City e un pubblico in estasi. Ma il vero spettacolo, come sottolinea Butera sul Giornale di Sicilia, è arrivato dal campo, dove la squadra di Inzaghi ha ritrovato compattezza, ritmo e fiducia.
La fotografia della serata è l’abbraccio collettivo a Inzaghi dopo il primo gol di Pierozzi al 23’. Un gesto liberatorio, il simbolo di una rinascita mentale e sportiva. Il Palermo ha cancellato in un attimo le scorie dei ko con Catanzaro e Monza, tornando a giocare con intensità e pressing alto.
La prima parte di gara, però, non è stata priva di brividi: come ricorda Luigi Butera sul Giornale di Sicilia, Di Nardo, Dagasso e Caligara hanno sfiorato il vantaggio per gli ospiti, con un errore difensivo che ha fatto tremare i 27 mila presenti. Poi la svolta: da una rimessa laterale di Augello, la palla è passata da Le Douaron a Pohjanpalo, che ha servito Pierozzi per l’1-0. Da lì, partita in discesa e liberazione generale.
Nella ripresa, il Palermo è diventato un’orchestra. Segre, subentrato all’infortunato Gomes, ha siglato il raddoppio su cross di un indemoniato Pierozzi; poi lo stesso esterno ha firmato la doppietta personale, prima che Brunori, al rientro da titolare, ritrovasse finalmente il gol con un destro a giro su assist di Pohjanpalo (autore anche di un palo). A completare la festa, il quinto sigillo di Diakitè, servito da Vasic.
Come evidenzia Butera sul Giornale di Sicilia, la panchina ha risposto presente e la difesa, rinforzata dal ritorno di Bani, è rimasta ancora imbattuta. Un Palermo finalmente “leggero” nella testa e devastante in campo, tornato a divertirsi e a divertire proprio nel giorno del suo compleanno.
Sabato la prova del nove contro la Juve Stabia, ma per ora il pubblico può godersi una notte di pura felicità, simbolo di una rinascita che va oltre il risultato. Perché, come scrive Luigi Butera sul Giornale di Sicilia, «ora guai a fermarsi, perché c’è un’altra festa finale da organizzare».
