Palermo, il Comune prende altro tempo per il Renzo Barbera. Butera: “Altra occasione persa?”

Vederci chiaro è giusto, così come è corretto esplorare ogni dettaglio per evitare possibili danni erariali futuri. Ma la questione della convenzione per il Renzo Barbera sembra trasformarsi sempre più in un eterno ritorno di fatiche inutili, come racconta Luigi Butera sul Giornale di Sicilia: una fatica di Sisifo, dove tutto si muove senza mai arrivare a una vera conclusione.

Palermo, il Comune prende altro tempo: «Lo stadio non s’ha da dare»

Sono ormai mesi che a Palermo si discute della concessione dello stadio senza trovare una soluzione definitiva. E con il passare del tempo cresce il rischio che la questione si incagli definitivamente, travolta dalle dinamiche politiche che, come sottolinea ancora Butera sul Giornale di Sicilia, impongono passaggi obbligati ma spesso lenti e tortuosi.

Il Palermo resta alla finestra

Il Palermo FC, nel frattempo, resta in attesa. Una pazienza da cinese sulla riva del fiume, senza sapere quanto ancora dovrà attendere. Eppure, per il City Football Group, lo stadio rappresenta un asset strategico fondamentale per il progetto di crescita a lungo termine.

Non è solo una questione di opportunità sportiva: a Torino, ad esempio, la Juventus ha ottenuto l’area del Delle Alpi per 99 anni costruendo il suo stadio; a Udine la famiglia Pozzo ha fatto lo stesso, trasformando il Friuli in un gioiello; a Bergamo l’Atalanta ha vinto un’asta pubblica per acquistare il vecchio impianto e rinnovarlo. Palermo, invece, resta bloccata tra cavilli, sospetti e lentezze istituzionali.

L’attesa dei fondi europei

Come osserva Luigi Butera, adesso si parla di attendere i finanziamenti pubblici promessi per la ristrutturazione degli stadi in vista degli Europei 2032. Una speranza che rischia però di trasformarsi nell’ennesimo alibi per rinviare ancora una decisione fondamentale.

Nel frattempo, se il Barbera dovesse cadere a pezzi – come già accaduto per altre strutture sportive cittadine come il Palazzetto, il Diamante o la piscina comunale – pazienza. Sarà ancora il Palermo a provvedere con interventi-tampone, mentre per affrontare i lavori più consistenti occorrerà destreggiarsi tra burocrazia e capricci della politica.

Una storia che sembra non finire mai

La sensazione, come evidenzia ancora il Giornale di Sicilia, è che a Palermo costruire un progetto serio e moderno sia sempre più complicato che altrove. E mentre il tempo scorre, la città rischia di perdere un’altra grande occasione per rilanciare il suo patrimonio sportivo e strutturale.