Una salvezza sofferta, figlia della compattezza ritrovata e di uno spirito finalmente all’altezza della storia blucerchiata. Dopo la vittoria nel ritorno dei playout contro la Salernitana, con un finale segnato dalla sospensione del match all’Arechi per i disordini dei tifosi locali, il presidente della Sampdoria Matteo Manfredi ha affidato ai canali ufficiali del club il proprio bilancio della stagione.

«Abbiamo fatto un grande lavoro – ha dichiarato il numero uno doriano – i ragazzi, i tecnici, tutto lo staff si è compattato nell’ultimo mese come non era mai successo prima. Da grandi professionisti hanno lottato e lavorato, consapevoli di aver avuto questa opportunità ed essersela meritata. E poi, da una posizione di svantaggio, siamo riusciti a ribaltarla giocando veramente con tantissimo vigore, giocando da Sampdoria finalmente».

Un sospiro di sollievo per il club e per la proprietà, dopo mesi tribolati dentro e fuori dal campo: «Questo è un insegnamento di vita che mi porterò nei prossimi anni – ha aggiunto Manfredi – credo sia un insegnamento per tutta la società. Lo sport è così magico che in questi momenti si fanno passi avanti come uomini e come gruppo. Questo è un punto di partenza per il prossimo anno. Abbiamo fatto tantissimi errori, partendo dal sottoscritto: troppa volontà di cambiare. Siamo partiti sentendoci subito in ritardo, ma per fortuna siamo riusciti a correggere il tiro grazie a questo grande gruppo».

Infine, un passaggio dedicato ai tifosi blucerchiati, sempre presenti nonostante le difficoltà: «A loro dobbiamo dire ancora scusa – ha concluso il presidente – perché non abbiamo fatto un campionato da Sampdoria. Chiediamo scusa e li ringraziamo ancora una volta, non solo per la presenza, ma per l’energia che ogni giorno questa società percepisce. Anche loro ci hanno aiutato in questo mese, ci hanno insegnato cosa vuol dire essere la Sampdoria. Hanno contribuito a questa vittoria».