Jacopo Segre è pronto a rilanciarsi. Il centrocampista e vicecapitano rosanero ha un obiettivo preciso: tornare al livello della stagione 2022/23 e riaffermare la sua centralità nel progetto tecnico del Palermo. Come raccontato da Massimiliano Radicini sul Giornale di Sicilia, Segre vuole tornare ad essere un punto di riferimento nel cuore del centrocampo, ritrovando continuità e incisività.

Le sue parole, rilasciate ad aprile, non lasciano spazio a dubbi:
«Sono felicissimo, ogni anno che passo qui mi sento più a casa. Spero di restare tanti anni, mi trovo da dio con città, tifosi e società. Io sono il primo a voler restare qui a vita», aveva dichiarato con convinzione. Una dichiarazione d’amore autentica, che testimonia il forte legame con la maglia rosanero e la voglia di rilancio.

Una stagione in chiaroscuro

Per riuscirci, però, servirà tornare al top sotto il profilo fisico, mentale e tattico. I numeri della stagione appena conclusa raccontano un’annata meno brillante rispetto alla precedente: 3 gol in 34 presenze, rispetto ai 7 gol del 2022/23. Anche il minutaggio è leggermente calato: 2.248 minuti contro i 2.487 dell’anno prima. In parte, questo calo è spiegabile con le cinque partite consecutive iniziate dalla panchina tra febbraio e marzo, che hanno inciso sulla sua continuità.

Ma il valore di Segre non si misura solo in numeri. Lo evidenzia ancora Radicini sul Giornale di Sicilia: spirito di sacrificio, corsa instancabile e duttilità sono stati elementi costanti. Anche fuori ruolo, come quando è stato schierato trequartista nel finale di stagione, ha sempre dato il massimo, risultando funzionale alla squadra.

Una stagione da crocevia

Il contratto di Segre scade nel 2027, ma la prossima stagione sarà comunque un crocevia decisivo anche in ottica rinnovo. E il possibile arrivo di Filippo Inzaghi sulla panchina potrebbe rappresentare una svolta. «SuperPippo» ha spesso valorizzato i suoi centrocampisti, come dimostrano i numeri di Viola (10 gol) e Tello (4) ai tempi del Benevento, o quelli di Fabbian (8) con la Reggina e Piccinini (4) al Pisa.

Segre ha già mostrato di possedere qualità da incursore, che potrebbero diventare decisive con la giusta guida tecnica. La stagione 2025/26 sarà l’occasione per rimettersi al centro della scena, con i fatti e – si spera – anche con i numeri.