PALERMO – Il profilo giusto al momento giusto. La stima tra Filippo Inzaghi e il City Football Group non è nuova, ma si è intensificata nelle ultime settimane al punto da renderlo il nome in pole per la panchina del Palermo. Come sottolinea Alessandro Arena sul Giornale di Sicilia, l’obiettivo del club è chiaro: puntare alla Serie A, dopo una stagione deludente. E l’ex bomber del Milan è, oggi, il candidato più credibile.

«Una stima reciproca che va avanti da tempo e che si è intensificata negli ultimi giorni», scrive Arena, «facendolo balzare in pole tra le preferenze del City Football Group». Il tecnico, reduce dalla promozione storica col Pisa (a 33 anni dall’ultima volta in A), si sta allontanando dalla Toscana, dove il rapporto con la dirigenza appare ormai logoro.

Verso l’addio al Pisa: si apre la strada per Palermo

I dialoghi concreti con il Palermo sono attesi per la prossima settimana, quando «Superpippo» dovrebbe sciogliere le riserve su un’eventuale permanenza in Toscana. Nel frattempo, i rosa lavorano in parallelo alla risoluzione del contratto con Alessio Dionisi e tengono defilate le ipotesi Vanoli e Gilardino, alternative meno calde.

Identikit tattico: il 3-5-2 come marchio di fabbrica

Non è solo il palmarès a rendere Inzaghi il nome forte. Oltre ai risultati – promozioni con Benevento e Pisa, stagioni positive con Reggina e Venezia – colpisce il suo approccio tattico. «Tra le sue peculiarità ci sono la valorizzazione dei giovani e un assetto tattico che privilegia i movimenti degli esterni a tutta fascia e delle mezzali», evidenzia Arena, sottolineando come proprio questi reparti siano stati in sofferenza a Palermo nella stagione appena conclusa.

Negli ultimi anni Inzaghi ha consolidato il 3-5-2, alternato al 3-4-2-1. Moduli con cui ha portato la Reggina dal 14° al 7° posto e il Pisa dal 13° al 2°. Un impianto che potrebbe adattarsi perfettamente a una rosa che, con Dionisi, non ha mai trovato continuità.

Volti noti e da rivalutare: da Pierozzi a Segre

Nel gruppo attuale ci sono già volti noti al tecnico. Pierozzi, ad esempio, ha lavorato con lui alla Reggina e nella breve parentesi a Salerno, mentre Roberto Insigne, che con Superpippo ha condiviso due stagioni a Benevento, è dato in uscita: «difficilmente avrà un nuovo sodalizio con il tecnico», scrive Arena, «perché le prestazioni opache del biennio a Palermo e una collocazione tattica impossibile nel 3-5-2 lo pongono nell’elenco dei partenti».

Tra i potenziali ritorni, Audero, che ha già avuto Inzaghi a Venezia: «chissà che proprio l’arrivo di Superpippo non sia una sponda decisiva per farlo tornare». A lui si aggiungono altri giocatori valorizzati dal tecnico: Moreo (cercato a Brescia e Pisa), Viola (9 gol con il Benevento della promozione), Fabbian, Tramoni, Angori, Touré e Lind, tutti lanciati con successo.

Moduli e protagonisti: servirà una squadra su misura

Quasi tutti i giocatori esplosi con Inzaghi sono esterni o mezzali con licenza offensiva. Se l’affare andrà in porto, il Palermo dovrà costruirgli una squadra adatta, con elementi che sappiano sfruttare il suo sistema. In questo senso, Arena fa riferimento a Segre, Verre e Ranocchia, tre centrocampisti talentuosi ma irrisolti con Dionisi, che potrebbero trovare nuova linfa nel progetto tattico dell’ex Milan.