Gds: “Palermo Vandali in azione a Villa Sofia, già fuori uso la nuova Tac”

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sugli atti vandalici a Villa Sofia.

Non c’è pace per gli ospedali della città, troppo spesso nel mirino di ladri e vandali. L’ultimo caso riguarda il reparto di Radiologia di Villa Sofia, dove sabato un uomo è entrato e ha messo tutto a soqquadro, danneggiando i monitor della nuova Tac, acquistata grazie ai fondi del Pnrr e che doveva entrare in funzione proprio in questi giorni: ma a causa dei danni non potrà essere utilizzata. In tutte le stanze ci sono monitor per terra, frigoriferi con medicinali aperti, attrezzature danneggiate e lasciate sul pavimento, come è stato documentato con un video girato dagli operatori della divisione.

I motivi dell’azione teppistica sono ancora incerti e sull’episodio sono in corso indagini da parte delle forze dell’ordine. «Lo avevo detto in tempi non sospetti – dice Giuseppe Bonsignore, segretario regionale della Cimo Sicilia, il sindacato dei medici ospedalieri -. I nostri ospedali sono colabrodo e la porta del reparto che resta chiuso di notte era rotta. Chiunque poteva entrare. I vandali hanno avuto tutto il tempo di distruggere ogni cosa senza che nessuno li fermasse. Ho chiesto l’installazione della videosorveglianza e non è stata mai installata».

Bonsignore, peraltro, fa parte dell’equipe medica del reparto, diretto da Francesco Gioia e aggiunge: «I locali della Radiologia, a causa della servitù di passaggio del vitto e della lavanderia, sono di fatto costantemente aperti e facilmente raggiungibili anche dall’esterno, attraverso il tunnel di collegamento con i restanti padiglioni oltre che mediante un accesso esterno accanto al giardino, che viene lasciato spesso aperto a fine giornata. Non può essere tralasciato l’aspetto relativo alla sicurezza fisica degli operatori e delle operatrici che durante il turno notturno, per svariate ragioni, possono avere necessità di accedere a locali, di fatto abbandonati al proprio destino, col rischio di fare brutti incontri. Si chiede alla direzione aziendale di intervenire con la massima urgenza  per trovare le idonee soluzioni al problema degli accessi indiscriminati nei locali della Radiologia, garantendo la sicurezza dei beni aziendali e di quelli individuali del personale»