Tutto esaurito al “Menti”, clima infuocato, e un solo risultato utile per il Palermo: vincere. Si apre da Castellammare e Catanzaro la 20ª edizione dei playoff di Serie B, che dal 2013-14 adottano la formula con turno preliminare secco. E per i rosanero, come sottolinea Nicola Binda sulla Gazzetta dello Sport, è il momento di dare un senso compiuto a una stagione fatta di alti e bassi, chiusa con un pareggio amaro contro la Carrarese che ha compromesso il vantaggio del fattore campo.

Sarebbero bastati due punti in più per ospitare il Catanzaro, invece è la Juve Stabia ad accogliere il Palermo per una sfida che sa di trappola. I campani, vera rivelazione del torneo, hanno chiuso a quota 55 punti, uno in più del Palermo, ma nonostante la classifica compatta tra le quattro in corsa (Catanzaro e Cesena a 53), saranno loro a godere del doppio risultato utile.

Juve Stabia-Palermo: numeri, storia e nervi

La squadra di Pagliuca ha fatto della solidità e del gioco organizzato le sue armi migliori, ma dovrà scrollarsi di dosso la pressione dei due risultati mancati in casa nelle ultime gare: sconfitta con la Reggiana e pari con la Sampdoria. Di fronte avrà un Palermo ambizioso ma irregolare, con la forza di chi ha l’obbligo di provarci per non gettare al vento il progetto triennale del City Group.

«La proprietà ha investito oltre 100 milioni – scrive Binda sulla Gazzetta dello Sport – e pur essendosi strutturata in maniera eccellente fuori dal campo, è ancora in B. I playoff sono l’occasione per rimediare. Anche partendo da ottava». È questo il vero banco di prova per Dionisi, atteso anche da un incrocio personale interessante: derby toscano in panchina con Pagliuca, e pressione che inizia a salire.

Precedenti e curiosità

I precedenti al “Menti” sorridono al Palermo: due vittorie su due nelle ultime trasferte a Castellammare in Serie B, con tre gol segnati in entrambe le occasioni. Ma anche la regione Campania porta bene ai rosanero: nelle ultime nove trasferte campane, hanno collezionato otto vittorie e un pareggio (0-0 a Salerno). Statistiche importanti, ma non sufficienti in un contesto come i playoff, dove – come ricorda ancora Binda – «contano più lucidità e approccio che valore assoluto».

Nel frattempo, Spezia e Cremonese attendono in semifinale: chi vince a Castellammare sfiderà i grigiorossi di Stroppa, mentre la vincente di Catanzaro-Cesena affronterà lo Spezia di D’Angelo. Il primo round delle semifinali è già mercoledì, quindi nessun tempo per respirare.

Catanzaro e Cesena, sogni e rimonte

A Catanzaro si apre l’altro incrocio, con i padroni di casa reduci dal 4-2 inflitto in stagione proprio al Cesena, dopo un pesante 0-2 subito all’andata. Caserta ha capito come affrontare Mignani, allenatore esperto di playoff dopo la finale sfiorata con il Bari e la semifinale persa la scorsa stagione con il Palermo.

Anche il Cesena ha una storia consolidata nei playoff di B: quella in corso è la quarta partecipazione, con in bacheca il ricordo della promozione conquistata nel 2014. Ma il presente, come sempre, non ha memoria: conteranno gli episodi, il coraggio e la capacità di restare lucidi fino al 120°.