Gazzetta dello Sport: “Brescia, fine di un’epoca: escluso dalla Serie C. Cellino verso l’addio, Feralpisalò al Rigamonti”

La FIGC ufficializza la non ammissione del Brescia al prossimo campionato di Serie C. Dopo 114 anni, il calcio professionistico saluta la Leonessa. Cellino sotto accusa per violazioni fiscali.

Con una nota asciutta e inequivocabile, la FIGC ha messo la parola fine a un’epoca lunga 114 anni: il Brescia Calcio non parteciperà al campionato di Serie C 2025-2026. A darne conto è Giulio Saetta sulla Gazzetta dello Sport, che racconta come la decisione arrivi a seguito della mancata concessione della Licenza Nazionale al club. Al suo posto sarà ripescato il Ravenna, retrocesso dalla Serie D, in attesa dell’ufficialità.

È l’epilogo più amaro per la gestione Massimo Cellino, durata quasi otto anni e culminata in una lunga serie di inadempienze. La sede del club in via Solferino è stata smantellata, i dipendenti e i tesserati sono stati licenziati, e il Comune ha revocato la concessione dello stadio Rigamonti, anticipandone la scadenza fissata al 2028. Come riferisce ancora la Gazzetta dello Sport, la struttura sarà oggetto di una nuova manifestazione d’interesse pubblica.

Il cuore della vicenda è nelle gravi violazioni amministrative e fiscali attribuite all’imprenditore sardo: in particolare, mancati pagamenti per 3 milioni di euro che avrebbero potuto evitare il collasso. Secondo Giulio Saetta sulla Gazzetta dello Sport, tutto ha avuto inizio con una richiesta della Covisoc all’Agenzia delle Entrate su presunti crediti d’imposta utilizzati da Cellino per compensare i pagamenti. La risposta è arrivata solo il 16 maggio: quei crediti non esistevano. Da lì, il deferimento formale dell’ex patron per non aver versato Irpef e contributi Inps tra novembre 2024 e febbraio 2025.

Una retrocessione evitata sul campo – grazie al 2-1 contro la Reggiana nell’ultima giornata – si è trasformata in una “vittoria di Pirro”. Il Tribunale federale ha inflitto una penalizzazione di 8 punti (4 già scontati, 4 da scontare), che ha condannato il Brescia alla Serie C. Ma il colpo finale è arrivato con l’esclusione totale.

Il futuro? Passa per Giuseppe Pasini, presidente della Feralpisalò, che traslocherà al Rigamonti con squadra, staff e il titolo sportivo di Serie C. Sono in corso trattative per mantenere Dimitri Bisoli, capitano del Brescia, che potrebbe restare a vestire la maglia della nuova società se non accetterà l’offerta del Cesena.

Nel frattempo, il Comune di Brescia, con il sostegno della sindaca Laura Castelletti, ha già incontrato A2A per garantire appoggio al nuovo corso. Mercoledì è stata presentata in Giunta la delibera per la concessione esclusiva dello stadio, mentre oggi Cellino dovrà restituire ufficialmente le chiavi dell’impianto.

Ma la battaglia legale è appena cominciata: Cellino promette ricorsi e richieste di risarcimento, a partire dalla concessione dello stadio, passando per il simbolo del club, fino al centro sportivo di Torbole Casaglia, di proprietà della famiglia, che l’imprenditore non ha intenzione di abbandonare. Come sottolinea ancora Saetta sulla Gazzetta dello Sport, il rischio è che la storia del Brescia venga riscritta da un’altra società, mentre la gloriosa Leonessa esce di scena nel silenzio di una mattina d’estate.