Foschi: «Serve più passione e coinvolgimento. I rosanero possono giocarsela, ma i tifosi stiano vicino alla squadra»

Editorialista per TuttoMercatoWeb.com ed ex direttore sportivo con una carriera che ha attraversato club come Hellas Verona, Genoa, Torino e Palermo, l’autore dell’intervento ha scoperto e valorizzato talenti del calibro di Adrian Mutu, Sebastian Frey, Edinson Cavani e Andrea Barzagli. Nella sua analisi settimanale, ha toccato i principali temi del calcio italiano, partendo dalla grande impresa del Bologna e passando per la crisi del Palermo, squadra alla quale è tuttora legatissimo.
«Questo Bologna ha meritato pienamente la Coppa Italia. Vincenzo Italiano ha fatto un lavoro eccezionale, sotto la guida di un grande direttore come Giovanni Sartori. Una coppia formidabile, supportata da dirigenti di spessore come Claudio Fenucci e Marco Di Vaio. Il futuro del Bologna sarà luminoso».
Spazio poi ai verdetti della Serie B. La retrocessione della Sampdoria viene giudicata inevitabile:
«Un insieme di errori, confusione a livello societario, troppi cambi. Mi dispiace per il Cittadella: il direttore Stefano Marchetti ha sempre fatto miracoli con pochi mezzi, quest’anno è andata male, ma resta un uomo di calcio onesto e competente».
Sul fronte playout:
«Frosinone e Salernitana si giocano la permanenza. Entrambe hanno vissuto una stagione difficile. A Salerno si è speso tanto, ma con poca chiarezza. E quando la piazza è calda, serve ancora più lucidità».
I riflettori si accendono poi sui playoff di Serie B. Tra le favorite, lo Spezia:
«Per me è la candidata più accreditata per la promozione. Anche la Cremonese ha buone chance, ma il Palermo, pur tra le difficoltà, ha un organico valido per provarci».
Ma sul Palermo non manca un tono critico, figlio del forte legame con i colori rosanero:
«Sono deluso dal momento della squadra. Palermo è una città passionale e servono persone che vivano questa realtà con passione e motivazione. Io, da dirigente, ci mettevo anima e corpo. Oggi vedo un certo distacco».
E sull’annunciata diserzione della tifoseria organizzata:
«Non condivido il comunicato degli ultras. Anche a me è capitato di essere contestato, e dico che se mi fossero stati più vicini forse il finale sarebbe stato diverso. Palermo ha bisogno di due cose: una società più coinvolta e tifosi più vicini alla squadra. I conti si faranno alla fine».
Infine, una previsione sulla corsa scudetto:
«Il Napoli ha rallentato col Genoa, ma ha ancora un punto di vantaggio. L’Inter ha la Champions da giocarsi, e alla fine vedo gli azzurri favoriti. Per me, lo scudetto parlerà napoletano».