Escl. Carrozzieri: «Dionisi l’unico a non aver pagato. City Group intervenga a gamba tesa»

«Dopo l’epilogo di questa stagione, a mio avviso, il gruppo City dovrebbe fare un’entrata a gamba tesa. A partire dall’allenatore. È andato allo scontro con la piazza e personalmente lo farei andare via. Per il resto, l’organico non è male, ma va fatto qualche innesto mirato per migliorarlo. Il City Group deve girare pagina e ripartire».
Questa l’analisi ai microfoni di Ilovepalermocalcio.com dell’ex difensore del Palermo Moris Carrozzieri.
Si aspettava questo epilogo ieri, considerato quanto visto nel corso della stagione, o ha sperato in un atteggiamento diverso?
«Quando una stagione parte in una maniera, è difficile cambiare le cose a campionato in corso. A gennaio è stato fatto un grande colpo con Pohjanpalo, ma i problemi erano a monte. Uscire dai play-off per mano della Juve Stabia non può che generare delusione».
Galassi ha difeso l’operato del City Group parlando di regular season soddisfacente, chiedendo pazienza ai tifosi. Condivide questa analisi o ha idee diverse?
«Condivido le parole di Galassi se sono veritiere. Io penso che la pazienza ai tifosi non sia mancata, considerato che aspettano risultati di un certo tipo da tre anni. Il City Group ha dimostrato di voler investire sul Palermo, e anche i soldi spesi nel mercato di gennaio lo testimoniano. Per questo credo sia giusto non attaccarli. C’è da dire, però, che sotto il profilo di alcune scelte la stagione è iniziata con il piede sbagliato».
Capitolo Dionisi: il feeling con la piazza probabilmente non è mai scattato. Crede che, oltre a quelli sul campo, ci siano stati anche errori nella gestione della comunicazione con la tifoseria da parte del tecnico?
«Quando le cose vanno male, di solito il primo a pagare è l’allenatore. Nel caso del Palermo, invece, l’unico a non pagare è stato proprio Dionisi. Non puoi cambiare trenta giocatori, e quindi sarebbe stato giusto forse un cambio di guida tecnica. Chi lo sa, ora magari staremmo parlando di altro. Penso anche che qualcosa non sia andato tra qualche giocatore e Dionisi. Se la società lo ha confermato, avrà avuto i suoi motivi».
Alla vigilia dei play-off Galassi ha dichiarato di essere soddisfatto dell’ottavo posto nella regular season. Condivide questa analisi?
«A mio avviso è arrivato ad affermare questo anche perché non poteva dire diversamente. Si trovava a dover disputare i play-off e non poteva dire di non essere soddisfatto. Penso però che il prossimo anno non si debba puntare alla semplice qualificazione ai play-off, ma che si debba puntare a vincere il campionato».
In conclusione, come definirebbe la stagione del Palermo?
«Considerato il modo nel quale è nata la stagione, mi sento di doverla definire fallimentare. Non dobbiamo dimenticare i casi che si sono registrati con Brunori prima e Lucioni poi, dimostrazioni di un’aria tutt’altro che distesa nello spogliatoio. Non c’è stato il clima giusto per disputare un campionato di vertice. È stato un anno a dir poco travagliato, e così è difficile fare calcio. Le aspettative erano alte e, se assegno al Palermo la sufficienza, è solo per essere riuscito a qualificarsi ai play-off».