Dal Palermo al Psg, Pastore: «Fui il pioniere del nuovo progetto. Il mio arrivo ebbe un grosso impatto»

Con l’arrivo dei fondi qatarioti alla guida del Paris Saint-Germain, il calcio europeo stava per assistere a una nuova era fatta di investimenti senza precedenti e colpi di mercato clamorosi. Il primo simbolo di questa rivoluzione fu Javier Pastore, talento argentino allora in forza al Palermo, per il quale il PSG sborsò ben 42 milioni di euro nell’estate del 2011. Un’operazione che segnò l’inizio di una lunga sequenza di acquisti milionari destinati a trasformare il club parigino in una superpotenza del calcio mondiale:

«Fui l’acquisto più costoso di tutta Europa e ciò ebbe un grande impatto – dichiara Pastore ad AS – . Non gli ho dato molta importanza, perché non si parlava ancora molto di trasferimenti e soldi. Per me è stato un momento davvero speciale credere nel progetto e iniziare con loro. Mi sentivo identificato. Mi piace il rapporto che ho con il club, sono stato il pioniere. Dopo aver raggiunto la Champions League, è stato più facile per gli altri decidere di venire. Si formarono squadre incredibili».

Sull’arrivo di Neymar per 222 milioni?
«Qualcosa di insolito. Non pensavamo che un giocatore potesse avere quel valore di mercato. Ma vederlo giocare contro di noi e poi averlo come compagno di squadra-.. beh, il prezzo da pagare è stato troppo basso. Con il suo arrivo rivoluzionò il calcio francese ed europeo. È stato pazzesco averlo come compagno e vivere tutto quello che succedeva intorno a lui. Neymar è molto più di un calciatore. Dopo Leo, è il migliore con cui abbia mai giocato. Ha cambiato il football, ha distrutto tutto, a causa della portata del suo trasferimento».