È il primo scontro al vertice e inaugura una serie di quattro gare dall’alto coefficiente di difficoltà. Vincere oggi a Cesena sarebbe per il Palermo la conferma di essere il candidato più credibile al salto di categoria. Come sottolinea Alessandro Arena sul Giornale di Sicilia, l’Orogel Stadium sarà teatro di una sfida piena di insidie, con due squadre in fiducia e i romagnoli spinti dall’entusiasmo del loro pubblico.

Le chiavi della sfida

Per tornare in Sicilia con la terza vittoria consecutiva, dopo quelle contro Südtirol e Bari, i rosanero dovranno replicare lo spirito mostrato a Bolzano: cinismo sottoporta e meccanismi difensivi quasi perfetti. Il Cesena, ricorda Arena sul Giornale di Sicilia, ha cambiato poco rispetto alla scorsa stagione ma i nuovi innesti — Zaro in difesa, Castagnetti a centrocampo e Blesa in attacco — hanno alzato il livello. Mignani, dopo tre eliminazioni ai play-off, punta con decisione a riportare i bianconeri in Serie A, assente dal 2015.

Il Palermo di Inzaghi

Diversa la scelta dei rosanero, che hanno rivoluzionato la panchina. Inzaghi ha trasmesso sicurezza e rinsaldato il rapporto con una tifoseria scottata dallo scorso finale di stagione. La squadra ha già mostrato di saper soffrire con il Südtirol e di lottare fino all’ultimo col Bari. Ma oggi servirà un ulteriore passo avanti: il Cesena non è mai andato in svantaggio dall’inizio del campionato e ha già superato esami importanti, come il 2-1 inflitto al Venezia. «Dietro però concedono qualcosa», scrive Arena sul Giornale di Sicilia, e il Palermo — che ha subito un solo gol — ha gli uomini giusti per punire ogni disattenzione.

Prove di maturità

Fondamentale sarà gestire le energie in vista del doppio impegno con Venezia e Spezia prima della nuova sosta, senza perdere concentrazione. Vincere a Cesena significherebbe lanciare un messaggio forte alla concorrenza. Anche la sconfitta in Coppa Italia a Udine, sottolinea Alessandro Arena sul Giornale di Sicilia, non ha scalfito le certezze della squadra. Inzaghi, dopo il turnover, è pronto a rilanciare i titolari con un paio di dubbi destinati a sciogliersi solo a ridosso del calcio d’inizio.