Sarà un’estate lunghissima per l’ambiente biancazzurro. Dopo la salvezza ottenuta sul campo, il Brescia ora rischia seriamente la retrocessione a tavolino in Serie C. Il deferimento della Procura federale per il mancato versamento dei contributi Inps e Irpef – relativi alle scadenze del 17 febbraio e del 16 aprile 2025 – espone la società a una possibile penalizzazione di 8 punti complessivi, di cui 4 da scontare nel campionato appena concluso. Una sanzione che condannerebbe le Rondinelle alla retrocessione.

La vicenda ruota attorno al credito d’imposta acquistato dalla società Alfieri, che però si è rivelato inesistente. Il Brescia, secondo quanto riferito da Vincenzo Corbetta su Bresciaoggi, ritiene di aver agito in buona fede, avvalendosi di uno strumento formalmente legittimo. Ma la giustizia sportiva è di tutt’altro avviso e giovedì 30 maggio è attesa la prima udienza davanti al Tribunale Federale.

Cellino: «Temo sentenze già scritte»

Il presidente Massimo Cellino, impegnato su un doppio fronte – giudiziario e societario – ha espresso i propri timori in un messaggio inviato a Bresciaoggi: «Se ci fosse una buona giustizia, sono certo che verrebbe confermata la nostra correttezza. Ma temo sentenze già scritte».

Intanto, l’assemblea della Lega B, riunitasi a Milano, si è svolta in toni pacati. La Salernitana, tra i club più attivi, ha ribadito la propria posizione contraria al rinvio dei playout e intende presentare nuovamente ricorso al Collegio di Garanzia del Coni. Tuttavia, la discussione vera e propria sulla questione Brescia e sulle date del playout sarà rimandata al Consiglio Federale in programma lunedì 26 maggio.

I legali: «Faremo battaglia in ogni sede»

Giorgio Altieri, avvocato dello studio Tonucci & Partners e legale del club, ha dichiarato: «Stiamo lavorando molto su questa vicenda. Cellino è sempre stato regolare nei pagamenti. Se la Procura deciderà per la penalizzazione, ricorreremo in appello. Il nostro obiettivo è dimostrare che abbiamo agito correttamente».

Altieri, che ha seguito Cellino anche nelle esperienze a Cagliari e Leeds, ha già ricevuto mandato per esplorare tutte le vie legali, compresa la giustizia ordinaria, se necessario. Entro martedì, la difesa dovrà depositare la memoria in vista dell’udienza, che potrebbe svolgersi in modalità telematica o, su richiesta della Procura, in presenza.

Nel frattempo, Cellino sembra sempre più distante, pronto a cedere il club, ma non senza lottare per evitare quella che si preannuncia come una delle estati più travagliate della storia recente del Brescia Calcio.