Caos Sampdoria, Binda e Di Gennaro: «Debiti, aggiri e un piano saltato: così si falsano i campionati»

Nel corso di una trasmissione in onda su TeleBari, il giornalista della Gazzetta dello Sport Nicola Binda e l’ex calciatore e attuale telecronista Antonio Di Gennaro hanno acceso i riflettori sul caso Sampdoria, evidenziando le fragilità del sistema e le ripercussioni sui campionati. La retrocessione in Serie C, a un passo, apre scenari complessi a livello sportivo e societario.
La discussione si è accesa subito dopo una riflessione di Di Gennaro, che ha chiesto:
«Che problematiche societarie ci sarebbero nel caso dovesse retrocedere la Sampdoria, visto che ha grossi debiti?».
Nicola Binda ha ricostruito così il quadro della società blucerchiata:
«La Sampdoria ha debiti concordati col Tribunale attraverso un piano di ristrutturazione presentato due anni fa, utile a evitare il fallimento. Il piano prevedeva pagamenti mensili, che la società ha rispettato, ma anche un ritorno in Serie A entro un anno. Questo non è avvenuto e allora è stato concesso un secondo anno, che si è appena concluso. Non solo la Samp non è tornata in A, ma rischia addirittura la C. A questo punto, il piano non è più rispettato e il Tribunale potrebbe anche farlo saltare. Oppure la proprietà dovrebbe immettere quei 60-70 milioni che il ritorno in Serie A avrebbe garantito».
Di Gennaro ha rincarato la dose con una critica al sistema:
«Se la Sampdoria va in C, come può ripianare questi 60-70 milioni? Succede come quest’anno: il Taranto sapeva di fallire, la Turris pure, e poi il Cerignola e il Monopoli hanno perso i punti che avevano guadagnato contro di loro. Non si può andare avanti così. Se hai dei debiti, li devi ripianare. Solo il Bari ha pagato».
Binda ha precisato:
«Non solo il Bari, anche altre squadre hanno rispettato le regole. Ma il problema è che ci sono proprietà che affrontano i campionati senza averne le reali possibilità economiche. Ora, per contrastare tutto questo, hanno raddoppiato la fideiussione per iscriversi, ma non si può neanche chiedere di anticipare tutti i soldi del campionato in partenza».
Il discorso si è poi spostato sul mercato della Sampdoria, e Di Gennaro ha sollevato un altro interrogativo:
«Chi ha dei debiti, come può comprare giocatori come Tutino e Coda e dargli un milione l’anno? Vorrei proprio capire questo».
Binda ha spiegato il meccanismo usato per aggirare i vincoli:
«Se la Samp aveva il blocco del mercato, ma è riuscita a prendere quei giocatori gratis e poi li riscatta a fine blocco, ha aggirato la regola. Una regola fragile, evidentemente. Hanno promesso di pagarli “a babbo morto”».
Infine, Di Gennaro ha chiuso con un appello alle istituzioni:
«Le autorità devono vigilare. Altrimenti continueremo ad avere campionati falsati».