Cairo vs Vanoli, il Toro si interroga: «Deluso dal mister». La replica: «Se c’è un colpevole, sono io»

Il presidente del Torino Urbano Cairo/ fonte LaPresse- ilovepalermocalcio.com

Il presidente granata rompe il silenzio e attacca il tecnico per un finale di stagione sotto le aspettative. L’allenatore accetta le critiche: «Non cerco alibi, il responsabile sono io»

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TORINO – Un finale mesto, un confronto aperto e un futuro da decifrare. Il Torino chiude il campionato con l’amarezza di un undicesimo posto e una frattura che si consuma sotto gli occhi di tutti, tra il presidente Urbano Cairo e l’allenatore Paolo Vanoli. Un botta e risposta che si è sviluppato tra le dichiarazioni del patron, rilasciate nella tarda serata di ieri, e la conferenza stampa del tecnico, che non si è sottratto alle sue responsabilità.

Cairo: «Finale deludente, anche il mister ha le sue colpe»

Cairo non usa giri di parole. È passata poco più di un’ora dall’ultima delusione stagionale, e il presidente granata va subito al punto:

«Questo finale mi ha deluso, mi aspettavo molto di più. Non può essere responsabile solo Cairo, anche il mister ha le sue responsabilità. Ha messo insieme la squadra, la fa giocare: è giusto che si assuma le sue colpe».

Poi, sulle valutazioni per il futuro, il presidente ha lasciato intendere che tutto è ancora aperto:

«Ci vedremo in settimana e faremo tutte le valutazioni del caso».

Cairo ricorda l’illusione nata all’inizio del 2025:

«Avevamo fatto buoni innesti, come Biraghi, Elmas e Casadei. Dopo 30 giornate avevamo gli stessi punti del 2013-14, quando poi arrivammo in Europa. Speravo in un gran finale, ma le “finali” non sono andate bene».

Non manca una stoccata a Vanoli:

«Troppe parole sulla storia granata. Serve il lavoro sul campo e i risultati, altrimenti si allena il tifo, non la squadra».

Vanoli: «Il Presidente ha ragione a essere deluso. Ma se c’è un colpevole, sono io»

Poche ore dopo, Paolo Vanoli ha replicato in conferenza stampa, mantenendo toni distesi ma assumendosi tutte le responsabilità.

«Sono deluso quanto lui. È giusto che il mio Presidente sia arrabbiato con me, non con la squadra. Se non siamo riusciti a mantenere le motivazioni e la fame, la colpa è mia».

Il tecnico ha ricordato il percorso di crescita fatto nella seconda parte di stagione:

«Dopo un girone d’andata difficile, abbiamo trovato equilibrio e continuità. Ma il finale è stato insufficiente. Dobbiamo analizzare tutto con lucidità».

Sulle presunte tensioni con Cairo, Vanoli frena:

«L’ho incrociato solo per salutarlo. Se ci sono problemi, li chiariremo faccia a faccia. È giusto che dica quello che pensa. E io darò le mie spiegazioni».

Il contratto, il futuro e i giovani

Vanoli ha poi commentato le voci sul suo futuro e il contratto in essere, con opzione del club per un secondo anno:

«Non guardo il contratto. Se la società vorrà, io sono pronto da domani a ripartire».

Sui giovani e sulla gestione dell’ultima gara contro la Roma, Vanoli ha rivendicato le sue scelte:

«Gabellini ha esordito perché lo ha meritato. Non uso i giovani per motivare la squadra, li proteggo. Non cambierei le mie decisioni».

Infine, nessun alibi:

«È vero, l’anno scorso avevamo Buongiorno e Bellanova, ma non voglio usarlo come scusa. I giocatori fanno la differenza, ma la responsabilità per questo finale resta mia».