Bovo: «Non ho dubbi. Inzaghi è l’uomo giusto per rilanciare il Palermo»

Un’immagine impressa nei ricordi e custodita tra le mura di casa: Cesare Bovo in maglia rosanero che contrasta Filippo Inzaghi a San Siro. Era il 10 novembre 2010, partita di campionato contro il Milan, e in quell’azione l’attaccante si procurò la rottura del legamento crociato. Una scena rimasta impressa anche nella memoria dell’attuale allenatore del Palermo, che nei giorni scorsi ha ricordato l’episodio: «Mi chiamò Bovo — ha detto Inzaghi — pensava di essere responsabile, ma non c’entrava nulla».
Raggiunto da Valerio Tripi per la Repubblica – Palermo, Bovo conferma quell’aneddoto: «Penso che sia proprio il momento in cui si infortunò. Non me ne accorsi nemmeno, non urlò. Seppi dell’infortunio dal suo fisioterapista, Giorgio Gasparini, che è un mio amico. Lo chiamai subito per fargli gli auguri di pronta guarigione. E anche in quell’occasione dimostrò il suo carattere: tornò in campo e segnò ancora a 39 anni».
“Mister Inzaghi? Naturale chiamarlo così”
Nonostante abbiano calcato i campi negli stessi anni, per Bovo chiamare Inzaghi “mister” è stato istintivo: «È l’allenatore del Palermo, mi viene naturale. E poi, diciamolo: lui ha giocato meglio e di più. Ha fatto la storia del nostro calcio, siamo imparagonabili».
Nel dialogo con Tripi per la Repubblica Palermo, l’ex numero 5 rosanero non ha dubbi: «I fatti parlano per lui. Ha vinto campionati, le sue squadre hanno sempre avuto identità. Gli auguro il meglio per questa stagione: Palermo è una piazza speciale e solo chi l’ha vissuta sa cosa significa giocare al Barbera».
“Saprà farsi seguire. Ma nel calcio contano i fatti”
Quando gli si chiede se la figura di Inzaghi possa facilitare il compito con lo spogliatoio, Bovo risponde con realismo: «All’inizio può colpire, ma poi conta ciò che dimostri ogni giorno sul campo. È il lavoro che ti rende credibile agli occhi dei giocatori. E lui ha dimostrato di saper fare il suo mestiere».
Oggi Bovo è alle prime armi da tecnico: «Ho iniziato ad aprile con l’Under 17 del Palermo. Spero di essere confermato, ho fatto per anni il collaboratore tecnico e ringrazio il direttore Farina per l’occasione. Vedremo se ci sarà spazio per collaborare anche con la prima squadra».
Il settore giovanile è stato affidato a Giuseppe Geria, nuovo responsabile al posto di Francesco Farina. «Lo conosco dai tempi di Pescara. All’epoca non pensavo ancora alla carriera da allenatore», ha spiegato Bovo a Tripi su la Repubblica Palermo.
“Su punizione segnavo più io… Ma stiamo scherzando”
Chiusura con il sorriso: a Bovo viene fatto notare che, nonostante i 288 gol di Inzaghi, su punizione ne ha segnati più lui. «Forse sì — scherza — magari uno lo ha fatto su tocco e tiro, ma non ad aggirare la barriera. Però dai, non scherziamo: si parla di un attaccante che ha fatto la storia. Io ho avuto una buona carriera, ma qui siamo su un altro livello».