Accardi, un palermitano alla Samp: cuore diviso tra passato e presente

Se da una parte, nella sfida tra Sampdoria e Palermo, c’è Carlo Osti a rappresentare la dirigenza rosanero, dall’altra il direttore sportivo dei blucerchiati è Pietro Accardi, un palermitano doc con un passato importante proprio con la maglia rosanero.
Come evidenziato da Massimiliano Radicini sul Giornale di Sicilia, Accardi è cresciuto nel settore giovanile del Palermo, diventando simbolo del riscatto di una generazione di ragazzi che sognavano la Serie A. “Nel 2004 ha scritto una delle pagine più belle della storia del club, contribuendo da protagonista alla promozione dopo 31 anni di assenza dalla massima serie”, ricorda Radicini.
Ma se a Palermo Accardi ha vissuto l’apice della sua carriera con la storica promozione, è proprio alla Sampdoria che ha giocato il maggior numero di partite da professionista: 128 presenze in cinque stagioni, contro le 83 col Palermo.
Dalla Serie A con il Palermo alla carriera da dirigente
Dopo due stagioni nella massima serie con i rosanero, in cui però ha trovato poco spazio, Accardi si è trasferito alla Sampdoria, dove ha vissuto anni importanti in campo prima di intraprendere la carriera da dirigente. Dopo un’esperienza di successo all’Empoli, nell’estate del 2023 ha scelto di legarsi alla Samp con un contratto triennale.
“Sampdoria-Palermo è anche la sua partita. Accardi tiferà ovviamente per i blucerchiati, ma al fischio d’inizio non potrà non ripensare ai momenti vissuti con i colori rosanero”, scrive Radicini sul Giornale di Sicilia.
Una Samp in difficoltà, Accardi cerca il rilancio
Se il Palermo punta ai playoff, la Sampdoria è invischiata in una stagione complicata, con tre cambi in panchina: da Pirlo a Sottil, fino all’attuale tecnico Semplici.
“I liguri sono a caccia di punti per uscire dalle zone pericolose della classifica, che rischiano di trasformarsi in sabbie mobili”, sottolinea Radicini.
Accardi vuole evitare a tutti i costi questo scenario e, se per farlo dovrà fermare proprio il Palermo, non ci saranno dubbi su dove sarà il suo cuore. Dopo il passato da bandiera rosanero, oggi la sua missione è salvare la Sampdoria.