La Procura Federale ha sanzionato lo Spezia Calcio e alcuni suoi dirigenti per la tardiva presentazione della documentazione richiesta durante la procedura di ingresso di Fc32 Global Holding e dell’imprenditore Paul Francis nel capitale sociale del club.
Secondo quanto emerso dalle indagini, gli atti trasmessi non avrebbero soddisfatto pienamente i requisiti previsti dalla normativa federale, ritenuti necessari per verificare la solidità finanziaria del nuovo gruppo.

La vicenda nasce dai controlli avviati lo scorso maggio, quando la Figc aveva chiesto verifiche supplementari sull’assetto economico del soggetto subentrante. Come riportato da Il Secolo XIX, parte della documentazione era stata fornita anche dai rappresentanti australiani coinvolti nell’operazione, ma le risposte del club sarebbero state giudicate tardive e non del tutto idonee.

Le decisioni della Procura Federale

Al termine del procedimento, la Procura Federale ha optato per una serie di ammende, accogliendo però la richiesta di attenuazione avanzata dall’allora presidente del Cda Andrea Corradino, da Andrea Gazzoli, da Thomas Scott Roberts e dalla società.
Il via libera formale della Procura e l’assenza di rilievi da parte del presidente federale hanno permesso di chiudere la vicenda con un accordo.

Le sanzioni sono le seguenti:

15.000 euro ad Andrea Corradino

15.000 euro ad Andrea Gazzoli

22.500 euro a Thomas Scott Roberts

10.000 euro allo Spezia Calcio

Un quadro sanzionatorio simile ad altri già applicati in passato per operazioni societarie che coinvolgevano gruppi stranieri.

Il nodo della documentazione richiesta

Secondo la Figc, gli amministratori avrebbero dovuto sollecitare con maggiore tempestività Paul Francis e Deanna Christine Brown (dirigente di Fc32) alla consegna dei documenti considerati indispensabili per accertare la stabilità finanziaria del nuovo assetto.

Una prima parte di atti era stata trasmessa già il 21 febbraio, ma la Commissione aveva richiesto integrazioni, concedendo una proroga fino al 15 aprile. Lo Spezia aveva inviato ulteriori materiali anche il 22 e il 29 maggio, ma la documentazione non era stata ritenuta conforme agli standard federali.

Perché gli atti non sono stati considerati idonei

Nel provvedimento federale si precisa che alcuni documenti facevano riferimento a un istituto bancario che, contattato, aveva dichiarato di non aver mai siglato accordi con Fc32.
L’assenza di riscontri ufficiali ha impedito il rilascio dell’attestazione sul rating finanziario, un elemento essenziale per verificare l’affidabilità economica del nuovo gruppo.

La conclusione delle verifiche ha così portato alle sanzioni, chiudendo un iter che non avrà impatto sulla stagione sportiva, ma che ha imposto al club un adeguamento rigoroso alle norme federali relative a trasparenza e solidità economica.