Floriano: «Bari da vertice con Maggiore e Gytkjaer. Mercato intelligente»
Roberto Floriano, ex attaccante di Palermo, Bari e Foggia ha parlato in esclusiva a TuttoBari, analizzando i temi legati al mercato biancorosso e alla nuova stagione. Con la maglia del Bari, Floriano fu protagonista della rinascita dalla Serie D, collezionando 41 presenze, 13 gol e 8 assist: un legame speciale che lo porta ancora oggi a commentare con attenzione le vicende del club.
Sugli addii di Maita e Benali, Floriano ha spiegato: «Sicuramente sono due giocatori importanti, però probabilmente la società ha deciso di fare un cambiamento generale della rosa. Sono stati sostituiti nella maniera giusta e in generale il mercato del Bari è stato molto interessante e mirato».
L’ex attaccante ha poi sottolineato la sorpresa dell’ultimo giorno di mercato: «Per Giulio Maggiore parla la carriera. Il Bari ha colto l’opportunità e ha fatto uno sforzo in più. Insieme a Partipilo, Castrovilli e gli altri, sono arrivati giocatori importanti e credo che la società abbia valutato tutto a 360 gradi».
Sempre a TuttoBari, Floriano ha parlato anche dell’arrivo di Gytkjaer: «È un altro giocatore importante, può dare una grossa mano. Il Bari ha completato una rosa davvero forte. Mi auguro che possa lottare per i primi posti, perché la piazza e la gente lo meritano».
Sulla piazza e sull’atmosfera al San Nicola, Floriano ha aggiunto: «La pressione a Bari diventa una cosa positiva. Se incastri qualche risultato, poi il pubblico ti spinge e diventa un vantaggio enorme».
Un pensiero è andato anche a Verreth: «Sicuramente ha avuto una brutta situazione, ma sono certo che la società e i compagni lo aiuteranno. È un giocatore importante e potrà fare grandi cose».
Infine, una valutazione complessiva sul mercato: «Secondo me è stato fatto un lavoro molto importante. Sono arrivati giocatori che magari hanno reso meno negli ultimi anni, come Castrovilli o Partipilo, ma che in Serie B sono un lusso. E poi Rao, un 2006 che ha talento. Ci sono tanti elementi che possono rompere gli equilibri».
