Arbitro al Var/ fonte Lapresse- ilovepalermocalcio.com

A partire da oggi – senza attendere la nuova stagione sportiva – chi aggredisce un arbitro rischia il carcere. È questa la rivoluzione introdotta dall’articolo 15 del Decreto Legge Sport, approvato dal Consiglio dei Ministri e illustrata da Edmondo Pinna sul Corriere dello Sport. Il testo, pubblicato ieri, aggiorna l’articolo 583-quater del Codice Penale estendendo le tutele già previste per le forze dell’ordine anche agli arbitri e agli altri soggetti che garantiscono la regolarità delle manifestazioni sportive.

Come spiegato da Edmondo Pinna nel suo articolo per il Corriere dello Sport, la norma prevede pene da due a cinque anni per lesioni lievi, da quattro a dieci anni per quelle gravi e da otto a sedici per quelle gravissime. Il provvedimento è frutto di un lungo lavoro avviato ai tempi dell’aggressione a Riccardo Bernardini, arbitro picchiato a Roma nel novembre 2018. A sostenere il percorso legislativo è stato il presidente dell’AIA Carlo Pacifici Zappi, con l’appoggio convinto del Ministro dello Sport, Andrea Abodi.

«Nel DL sport in CdM c’è la norma sugli arbitri e tutte le figure tecniche che assicurano la regolarità della competizione. Saranno omologate, per punibilità e pene, agli agenti di pubblica sicurezza», ha spiegato Abodi. Lo stesso ministro ha confermato che la figura del “commissario stadi” non è ancora entrata nel decreto, ma verrà proposta come emendamento in sede di conversione.

Come sottolineato da Edmondo Pinna sulle colonne del Corriere dello Sport, si tratta di un primo passo fondamentale ma non risolutivo. Il problema della violenza sugli arbitri ha radici culturali profonde e va affrontato con un piano di educazione a partire dalle scuole, dai settori giovanili e dalla Lega Nazionale Dilettanti. I numeri dell’ultima stagione sono allarmanti: 648 episodi di violenza e 371 giorni di prognosi complessiva, con Lombardia, Emilia Romagna e Lazio tra le regioni più colpite.

Infine, come ricordato ancora da Pinna nel suo approfondimento per il Corriere dello Sport, la norma andrà a modificare la rubrica dell’art. 583-quater, includendo anche i professionisti sanitari e tutti coloro che svolgono funzioni ausiliarie, estendendo le tutele anche alle manifestazioni sportive. Una svolta attesa da anni che ora, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, diventerà pienamente operativa.