Tuttosport: “Serie B, Esoneri e nuovi tecnici: in alcuni casi funziona davvero”
A dieci giornate dalla fine del campionato di Serie B, è tempo di bilanci – ancora parziali, ma indicativi – su chi ha avuto ragione e chi no nelle scelte di cambio allenatore. Come analizza Cristiano Tognoli su Tuttosport, in alcuni casi le nuove panchine hanno dato la scossa attesa, mentre in altri il cambio non ha portato i risultati sperati.
Dove il cambio allenatore ha funzionato
Tra le squadre che hanno tratto benefici immediati dai nuovi allenatori, spiccano Modena, Cittadella e Sudtirol.
Modena: da quando Paolo Mandelli ha preso il posto di Bisoli, la squadra è passata dal penultimo posto all’attuale decima posizione, con una rincorsa playoff ancora possibile.
Cittadella: l’esonero di Edoardo Gorini a ottobre ha dato i suoi frutti con l’arrivo di Alessandro Dal Canto, che ha risollevato la squadra dal terzultimo posto all’undicesimo, tre punti sopra la zona playout.
Sudtirol: dopo aver cambiato tre tecnici in pochi mesi, con Fabrizio Castori in panchina la squadra è tornata a lottare per la salvezza, raggiungendo Sampdoria e Brescia al sedicesimo posto.
Dove il cambio panchina non ha dato scosse
Al contrario, altre squadre hanno cambiato allenatore senza ottenere il miglioramento sperato.
Sampdoria: con tre allenatori diversi (Pirlo, Sottil e Semplici), la squadra è rimasta praticamente ferma al quindicesimo posto, in piena lotta per evitare i playout.
Frosinone: l’esonero di Vivarini a fine ottobre con la squadra ultima in classifica non ha prodotto svolte. Greco l’ha lasciata penultima, prima di essere a sua volta sostituito da Bianco.
Salernitana: tre cambi in pochi mesi (Martusciello, Colantuono, Breda) e nessun miglioramento. Da candidata alla promozione, la squadra è diciannovesima e rischia seriamente la retrocessione.
Cremonese: Stroppa, esonerato a ottobre quando era settimo, è stato richiamato dopo il flop di Corini e ha riportato la squadra esattamente dov’era.
Quando il cambio allenatore può peggiorare le cose
Infine, alcuni casi dimostrano come cambiare troppo può addirittura danneggiare una squadra.
Brescia: l’eterno insoddisfatto Massimo Cellino ha esonerato Maran a dicembre quando la squadra era decima, ma con Bisoli in panchina le Rondinelle sono scivolate al quindicesimo posto. Maran è tornato il 28 gennaio, ma il Brescia è ancora in piena zona pericolo.
Cosenza: ultimo in classifica, ha esonerato Alvini e affidato la squadra alla coppia Tortelli-Belmonte, che ha esordito con un pareggio. Ma qui servirà un miracolo per la salvezza.
Non sempre il cambio in panchina porta benefici immediati. Modena, Cittadella e Sudtirol hanno trovato la giusta soluzione per migliorare la classifica, mentre per club come Sampdoria, Salernitana e Cremonese, la strategia del cambio tecnico non ha pagato.
Ora, con dieci giornate alla fine, la corsa per i playoff e la salvezza entra nella fase decisiva: chi ha fatto le mosse giuste lo scoprirà presto.
