
GENOVA – «Se la Sampdoria avrà la fortuna di poter giocare questo spareggio, spero che stavolta faccia un po’ meglio». Le parole di Roberto Mancini, ospite a Portofino per il premio “Telenord – Gianni Di Marzio”, restituiscono l’immagine di un ex fuoriclasse che non ha mai smesso di guardare con affetto alla sua Samp. Il destino dei blucerchiati, retrocessi sul campo in Serie C, è ora appeso al caso Brescia e a una possibile riammissione attraverso il playout.
Un destino incerto ma aperto
Mancini non nasconde la complessità del momento:
«Ora la situazione è abbastanza difficile. Vediamo cosa accadrà. Il campionato ha dato dei verdetti che bisogna saper accettare».
Tuttavia, con il playout sospeso in attesa della sentenza di primo grado sul Brescia, l’ex numero 10 della Nazionale intravede spiragli:
«L’inizio di giugno è tra dieci giorni. La Samp si sta ancora allenando, non credo che ci siano problemi a giocare».
All’evento di Portofino, Mancini era accompagnato dal figlio Andrea, attuale direttore sportivo della Samp, e dal dirigente Invernizzi, in un contesto di vicinanza emotiva e tecnica al club.
Galliani: «Situazione complicata, ma mi ricorda il 2003»
Sulla stessa linea di pensiero anche Adriano Galliani, AD del Monza, che da Portofino ha dichiarato:
«Bisogna capire se questi crediti fiscali del Brescia erano buoni o no. È un’estate che mi ricorda un po’ quella del 2003. All’epoca, da presidente della Lega, andai con Carraro da Berlusconi. Allora si passò da 18 a 20 squadre in Serie A. Oggi? Chi lo sa…».
E sulla scelta della Lega B di non disputare subito i playout, Galliani ha approvato la prudenza:
«Credo abbiano fatto bene».
Samp pronta a far valere le sue ragioni
Intanto, come riportato da Tuttosport, la Sampdoria ha deciso di restare in silenzio fino alla sentenza di primo grado, ma dietro le quinte si muove. Assistito dall’avvocato Francesco De Gennaro, il club sta preparando un dossier difensivo per dimostrare come la penalizzazione del Brescia abbia influito direttamente sull’esito del campionato, arrivando troppo tardi.
Secondo la linea blucerchiata, se quella sanzione fosse stata applicata prima, la classifica finale avrebbe potuto essere diversa. L’obiettivo, concreto ma non dichiarato, è una Serie B a 22 squadre, che consentirebbe alla Samp di evitare la retrocessione.
Un futuro sospeso
Come sottolinea Tuttosport, la strategia della Samp si basa su un equilibrio sottile: aspettare senza esporsi, ma farsi trovare pronta nel momento decisivo. Il playout resta un’opzione, e se si dovesse giocare, Mancini ha già tracciato la rotta:
«Bisognerà fare meglio».
Nel frattempo, tra Portofino e Genova, si attendono le prossime mosse della giustizia sportiva, mentre il futuro della Sampdoria resta in bilico, sospeso tra una sentenza e un’opportunità storica da non sprecare.