Superlega e Uefa, prove di pace: nasce l’ipotesi “Unify”, la piattaforma che può cambiare il calcio
Florentino Perez/ fonte Lapresse- ilovepalermocalcio.com
La Superlega fatica a mettere insieme i club per creare un torneo indipendente, ma le grandi manovre non si sono fermate. Come rivela Guido Vaciago su Tuttosport, negli ultimi mesi si sono svolti almeno sette incontri riservati tra i vertici di A22 — la società che guida il progetto Superlega — e l’Uefa, alcuni dei quali nella stessa sede di Nyon. Al centro delle trattative: una proposta di pace storica e un’idea destinata a rivoluzionare il calcio mondiale, l’applicazione “Unify”.
L’app che cambierebbe tutto
Secondo quanto riportato da Tuttosport, il progetto “Unify” prevede una piattaforma unica e gratuita, accessibile in tutto il mondo, dove trasmettere tutte le partite delle coppe europee — e, potenzialmente, anche altri tornei. Il modello sarebbe simile a quello di Spotify: accesso libero con pubblicità o versioni premium a pagamento con contenuti extra (interviste, approfondimenti, analisi). I ricavi arriverebbero da pubblicità, abbonamenti e dati degli utenti: una platea potenziale di oltre 2,5 miliardi di spettatori globali.
Vaciago spiega su Tuttosport che se anche solo un decimo di questi utenti sottoscrivesse un abbonamento premium, gli introiti supererebbero ampiamente quelli che l’Uefa ottiene oggi dai diritti televisivi.
La nuova Champions
Sul piano sportivo, la proposta di A22 prevede una riforma dell’attuale Champions League, mantenendo la qualificazione attraverso i campionati nazionali ma dividendo i 36 club in due gruppi da 18. Le prime 18 squadre del ranking Uefa giocherebbero tra loro nella prima fase — un vero “supergruppo” di sfide d’élite — mentre le altre 18 si affronterebbero in partite più equilibrate.
Come scrive Vaciago su Tuttosport, le prime otto del supergruppo accederebbero direttamente agli ottavi, mentre le successive otto incrocerebbero le migliori del secondo gruppo in un playoff d’accesso. Un format più spettacolare ma fedele alla struttura attuale.
La tregua possibile
Dietro questa apertura c’è anche la paura dell’Uefa per la sentenza della Corte di Giustizia Europea, che le ha dato torto nel contenzioso con la Superlega. La decisione impedisce infatti a Nyon di ostacolare la nascita di nuovi tornei, comprese eventuali competizioni già richieste da A22 per il 2024.
La Superlega, da parte sua, resta pronta a procedere in autonomia se non dovesse trovare un accordo, ma — conclude Guido Vaciago su Tuttosport — l’impressione è che le parti abbiano capito che conviene collaborare. «I rapporti oggi sono più cordiali e costruttivi. Quanto, lo scopriremo presto».
