Spalletti saluta l’azzurro con onestà e amarezza: «Lascio tutto, anche i soldi»

Si allena con la Nazionale maggiore

Spalletti impressionato dal ragazzino - ILovePalermoCalcio.com (Foto LaPresse)

A poche ore dalla sua ultima partita sulla panchina dell’Italia, Luciano Spalletti ha parlato ai microfoni Rai con la sincerità cruda che lo contraddistingue. Un commiato carico di emozione, riflessioni e qualche rimpianto.

«Come ho dormito stanotte? È chiaro che queste situazioni dipendono dal sentimento che metti nelle cose», ha esordito il CT, lasciando trasparire l’inquietudine del momento. «Per me prendere sonno è difficile in certe occasioni. Tutto mi consuma e niente mi scivola addosso. Le sconfitte più delle vittorie».

Spalletti ha ammesso che il tempo gli offrirà forse una visione più lucida del suo percorso: «Ciò che è successo è una cosa della quale prenderò conto con il passare del tempo. Speravo in un epilogo diverso? Se ti riferisci ai 22 mesi, delle riflessioni uno le fa anche se non puoi tornare indietro».

Un’ammissione netta arriva anche sulle scelte tecniche: «Delle scelte fatte sono risultate sbagliate perché hai scelto gli uomini sbagliati o volevi fare delle cose differenti, ma mi rammarico soprattutto perché non ho avuto a disposizione per infortuni calciatori importanti».

Il passaggio sulla partita contro la Norvegia rivela frustrazione per una condizione sfavorevole: «Siamo arrivati a giocare con la Norvegia in condizioni particolari, con la finale di Champions che ha portato via energie nervose ad alcuni dei nostri e con i norvegesi che hanno disputato due gare di rodaggio. E poi è successo quello che è successo…».

Sul futuro azzurro Spalletti non ha dubbi: «Ne sono super convinto che l’Italia andrà ai Mondiali». Poi la precisazione: «Io non ho dato le dimissioni, ma siccome ho rispetto delle persone che mi hanno scelto, io ti firmo la risoluzione».

In un mondo calcistico spesso dominato dai contratti e dalle clausole, Spalletti ha voluto sottolineare la sua integrità: «I soldi non sono un problema? No, con la Nazionale è così, si lasciano e stop. Con i club è diverso e all’Inter non li ho lasciati perché erano successe delle cose. Con la nazionale no. Ti lascio i soldi e firmo la risoluzione».

Il legame con il presidente Gravina resta saldo: «C’è un grande rapporto con Gravina per come si è comportato con me. Era in dubbio se proseguire con me ed è stato bene che me lo abbia detto. Io l’ho reso pubblico perché non era giusto tenerlo nascosto due giorni».

Infine, uno sguardo alla partita conclusiva: «Oggi sarò ancora più perfetto nel preparare la partita e nel parlare alla squadra. E i giocatori faranno il possibile per farmi lasciare con una bella vittoria. Contro di loro non ho mai detto niente».

Sul possibile successore non si sbilancia, ma apre a una figura equilibrata come Ranieri: «Ranieri uomo giusto? Non lo so, ma è un professionista che ha girato il mondo, è equilibrato e con la Roma da subentrato ha saputo toccare i tasti giusti con i giocatori. La Federazione sceglierà la persona giusta».