Criscitiello attacca: «Siamo il terzo mondo del calcio. Playout, ripescaggi e classifiche falsate»

Michele Criscitiello, direttore di Sportitalia, torna a puntare il dito contro la gestione del sistema calcistico italiano, denunciando quello che definisce un “declino inarrestabile”. Con toni duri e diretti, ha espresso la propria indignazione per alcune delle più evidenti contraddizioni del nostro calcio.

«Siamo il terzo mondo perché in Serie B sono già tutti sotto l’ombrellone ma noi da un mese dobbiamo ancora giocare un playout, falsando tutto il campionato», ha dichiarato senza giri di parole. Il riferimento è al ritardo con cui si è deciso di disputare lo spareggio salvezza, una scelta che ha modificato gli equilibri sportivi e che, secondo Criscitiello, ha compromesso la regolarità della stagione: «La Sampdoria aveva 5 assenze importanti un mese fa. Ora ha recuperato tutti per giocare contro la Salernitana».

Il giornalista ha poi ampliato la sua analisi anche alla Serie C, definendo grottesco il modo in cui vengono alterate le classifiche: «Siamo il Paese che cambia la classifica della Serie C perché Turris e Taranto non arrivano a fine campionato e falsano un intero girone». Un sistema che, a suo dire, non tutela la meritocrazia e alimenta solo confusione.

Non è mancato un riferimento critico alla SPAL, società in grave crisi finanziaria, e al meccanismo dei ripescaggi: «Facciamo giocare i playout alla Spal già fallita e adesso ripescheremo il Milan Futuro perché deve darci un altro milione di euro di iscrizione, oltre al milione che metterà l’Inter».

Parole che riecheggiano con forza e che sollevano dubbi sull’affidabilità e la sostenibilità del calcio italiano, in particolare nei suoi campionati minori. Secondo Criscitiello, servirebbero regole certe, programmazione e una nuova visione per evitare che il pallone tricolore continui ad affondare nella sua stessa palude burocratica e finanziaria.