Serie B sotto vincolo: mercato fermo senza ricapitalizzazioni per quattro società

Maurizio Stirpe/ fonte LaPresse- ilovepalermocalcio.com

È arrivato il giudizio della nuova commissione indipendente sui conti dei club e il suo impatto è immediato sul mercato invernale. Dopo la riunione odierna, la Lazio ha ottenuto lo sblocco delle operazioni in entrata, chiudendo una fase delicata iniziata in estate, quando il club non aveva potuto registrare nuovi giocatori, restando di fatto immobile rispetto alla stagione precedente.

Il via libera consente ora ai biancocelesti di tornare operativi e a Maurizio Sarri di accogliere finalmente nuovi innesti. Resta però da chiarire la strategia sul fronte delle cessioni, soprattutto per quanto riguarda i giocatori con maggiore peso economico. In particolare, Nuno Tavares, già finito sul mercato nelle ultime settimane, rappresenta una pedina centrale per l’equilibrio finanziario del club.

Diversa la situazione di Napoli e Pisa, che dovranno continuare a operare a saldo zero, a meno di un intervento diretto delle rispettive proprietà. Il parametro sotto osservazione resta il rapporto tra costo del lavoro allargato e ricavi, che non deve superare lo 0,8. Le cessioni possono contribuire a rientrare nei limiti, ma senza nuovi investimenti il quadro operativo resterà invariato.

Un caso a parte è rappresentato dal Como, che si trovava in una condizione analoga ma con cifre decisamente più elevate. In questo caso, la proprietà ha scelto di reinvestire capitali propri, ottenendo il via libera della commissione. Un segnale chiaro: la sostenibilità finanziaria resta il criterio guida, ma chi è disposto a rafforzare il patrimonio societario può ottenere margini di manovra.

La stretta della commissione si riflette con forza anche sulla Serie B. Nel campionato cadetto, diverse società sono chiamate a una scelta netta: mercato bloccato o ricapitalizzazione. In particolare, Cesena, Frosinone, Padova e Venezia si trovano nella stessa condizione di Napoli e Pisa e potranno muoversi solo a saldo zero, restando di fatto ferme senza nuovi apporti economici.

Il rischio concreto è quello di una Serie B a due velocità, con club in grado di intervenire sul mercato grazie alla solidità delle proprietà e altri costretti a congelare ambizioni sportive per rispettare i parametri economici. Una situazione destinata a incidere profondamente sulla seconda parte della stagione, sia nella corsa alla promozione sia nella lotta per la salvezza.

Il messaggio della commissione è chiaro: la sostenibilità non è più negoziabile. Il mercato resta possibile, ma solo all’interno di un sistema che pretende equilibrio, trasparenza e responsabilità finanziaria.