Serie B, Bedin: «Più controllo sui costi per garantire regolarità ai campionati»

Il presidente della Lega Serie B, Paolo Bedin, è intervenuto oggi al panel “Le leghe calcistiche a confronto”, parte del Festival della Serie A in corso a Parma, per affrontare alcuni dei temi più urgenti legati alla sostenibilità e all’equilibrio economico nel calcio italiano.

Bedin ha aperto il suo intervento sottolineando la necessità di una maggiore collaborazione tra le leghe:
«Nel passato, in alcune circostanze, le leghe sono state compartimenti stagni, invece deve essere una filiera. Ognuno ha un ruolo, rappresenta un certo tipo di calcio che deve portare poi alla Serie A. Abbiamo funzioni da svolgere, da definire assieme. La relazione e la stima ci hanno contraddistinto dall’inizio e spero rimarrà così: è l’unica strada per creare un sistema di confronto costante».

Sostenibilità e controllo dei costi
Il tema della sostenibilità economica è stato centrale nell’intervento del presidente:
«La sostenibilità è il tema del calcio, non c’è dubbio che l’esistenza dei club deve essere al primo posto. Siccome tutti noi siamo portatori di un testimone pro tempore, che dovremo lasciare a qualcuno, dovremo porci l’obiettivo di lasciare un sistema più sostenibile».

Bedin ha quindi evidenziato i punti critici:
«Il rischio è la continuità in questo settore, non si può rinunciare in questo paese alla passione del calcio. Gli imprenditori vanno applauditi perché danno alla città e ai territori una squadra che racchiude senso di appartenenza, ma dobbiamo rendere il conto economico sostenibile».

Secondo il presidente, gli strumenti già esistono:
«In primis si basa sul sostegno dalla mutualità con la Serie A, in secondo luogo sul ticketing, che ha grandi risultati negli ultimi anni. C’è da prendere in esame i costi: dobbiamo sì massimizzare i ricavi, ma soprattutto ridurre i costi».

Infine, ha sottolineato l’importanza del ricambio generazionale nel pubblico:
«Bisogna investire in politiche di intercettazione delle nuove generazioni, che rappresentano il nostro futuro. I meccanismi ci sono in giro per l’Europa. Bisogna controllare i costi, in fase ammissiva ma anche in corso di stagione. Il calcio è una grande passione culturale, la massima di questo Paese. Va monitorato, i nostri imprenditori vanno sostenuti».