Sassuolo, Carnevali: «Nostra classifica super soddisfacente. All’inizio avevo tanti dubbi»

Stamattina, giovedì 6 febbraio, l’amministratore delegato del Sassuolo, Giovanni Carnevali, è intervenuto in conferenza stampa per fare il punto del mercato di gennaio concluso pochi giorni fa. Il dirigente neroverde si è anche soffermato su altre tematiche. Di seguito un estratto delle sue parole
Su Palumbo:
«Ho letto e ascoltato tante cose. Abbiamo parlato con il procuratore, Palumbo è un giocatore importante. Il Modena ha fatto una richiesta economica, noi abbiamo fatto un’offerta. Chiaro che per il Modena giustamente è un giocatore di valore, per cui la richiesta è giusta e corretta, ma non c’è mai stata una vera trattativa perché abbiamo un ottimo rapporto con il Modena per cui nel momento in cui c’era distanza non siamo neanche partiti. Ci tengo a precisare che non abbiamo mai avuto un accordo con il giocatore».
Su Berardi:
«Su Mimmo siamo stati chiari. Ci sono state delle richieste all’inizio della stagione, ma noi volevamo ripartire insieme a lui per arrivare al termine del campionato nel modo migliore. Un recupero soprattutto fisico e quanto preventivato si sta realizzando e lo abbiamo deciso insieme al giocatore. Domenico vuole dare una mano al Sassuolo a tornare in Serie A».
Sulla stagione:
«Io sono super soddisfatto di essere al 6 di febbraio in questa posizione di classifica vedendo quanti punti abbiamo sulla seconda e sulla terza perché all’inizio avevamo tanti dubbi. In 11 anni di Serie A io la B la conoscevo ma fortunatamente l’allenatore, il direttore, la conoscono meglio di me. Spero che questa soddisfazione possa durare a lungo. Noi lavoriamo di settimana in settimana per battere tutte le squadre, ma gli avversari daranno l’anima per ostacolarci».
Sulle differenze tra Serie A e Serie B:
«Il campionato di B è difficilissimo anche per l’aspetto economico, sono due mondi molto differenti. Abbiamo la fortuna di avere una proprietà solida e sempre al nostro fianco, motivo per cui è doveroso ringraziare sempre la Famiglia Squinzi».