Rocchi nella bufera, Zappi: «Accuse gravi, l’onorabilità AIA va difesa»

Scoppia il caso all’interno dell’AIA. Come riferito dall’ANSA e rilanciato da numerosi media, la Procura Federale della FIGC è stata immediatamente attivata a seguito della lettera inviata dall’associato Domenico Rocca, che accusa il designatore Gianluca Rocchi di presunte irregolarità nella sua gestione. Tra le contestazioni, vi sarebbe anche un presunto intervento dello stesso Rocchi in sala VAR durante Udinese-Parma, in violazione del protocollo.

A confermare l’attivazione della Procura è stato Antonio Zappi, presidente dell’Associazione Italiana Arbitri, con una dichiarazione ufficiale all’ANSA:
«Dopo aver ricevuto la lettera, ho contattato immediatamente il responsabile della CAN, Gianluca Rocchi, che mi ha informato di aver già provveduto a segnalare il fatto alla Procura FIGC».

Zappi ha ribadito la linea dell’AIA:
«Ho informato il mio comitato nazionale e anch’io ho interessato la Procura federale, che dovrà verificare la veridicità e la rilevanza dei fatti. Sarà valutata ogni azione a tutela dell’intera Associazione», precisando che chi mette in discussione l’onorabilità dell’AIA dovrà eventualmente risponderne in sede sportiva, civile e penale.

Il presidente ha poi lanciato un appello alla responsabilità:
«Le parole hanno un peso. Insinuazioni prive di prove non solo minano la credibilità dell’Associazione, ma mettono a rischio anche l’incolumità di chi ogni settimana arbitra nei campi di periferia. Questo non lo permetterò».

Infine, Zappi ha ricordato l’impegno dell’AIA verso la trasparenza e la riforma interna:
«Dal 14 dicembre la mia porta è sempre stata aperta. Io e il comitato nazionale continueremo ad ascoltare ogni arbitro, tutelando soprattutto i più giovani, che ogni settimana affrontano mille difficoltà. L’AIA ha il dovere morale di proteggerli».