Playoff Serie B: maxi multa e squalifica fino a luglio per Polito. Le decisioni del giudice sportivo
Il Giudice Sportivo della Serie B ha comunicato le decisioni disciplinari in seguito alle gare d’andata delle semifinali playoff. Le sanzioni, come riportato nel comunicato ufficiale pubblicato dalla Lega B, coinvolgono un solo calciatore e un dirigente, mentre nessuna multa è stata comminata alle società nonostante l’utilizzo di materiale pirotecnico sugli spalti.
Ruggero salta Cremonese-Juve Stabia
L’unico giocatore squalificato è Marco Ruggero della Juve Stabia, che salterà il match di ritorno contro la Cremonese, in programma domenica. Il difensore è stato fermato per un turno «per comportamento scorretto nei confronti di un avversario; già diffidato (seconda sanzione)». Un’assenza pesante per i campani, impegnati a difendere il vantaggio conquistato all’andata.
Polito, stangata: squalifica fino al 14 luglio e 10.000 euro di multa
Ben più severo il provvedimento preso nei confronti del direttore sportivo del Catanzaro, Ciro Polito. Il dirigente giallorosso è stato squalificato fino al 14 luglio e multato con 10.000 euro. Secondo quanto riportato nel dispositivo, Polito «al termine del primo tempo, nello spazio adiacente agli spogliatoi, ha rivolto in modo polemico una critica irrispettosa all’operato arbitrale». Non solo: avrebbe assunto anche «un atteggiamento minaccioso verso gli Ufficiali di gara», impedendo con forza la chiusura della porta del loro spogliatoio e rivolgendosi al Quarto Ufficiale con un’espressione irriguardosa.
Nessuna multa alle società per i fumogeni: efficacia esimente
Nonostante l’introduzione e l’utilizzo di materiale pirotecnico (petardi, fumogeni e bengala) da parte dei tifosi di Catanzaro, Cremonese e Juve Stabia, il Giudice Sportivo ha deciso di non adottare provvedimenti sanzionatori nei confronti dei tre club. Il comunicato spiega che, in base all’art. 29 comma 1 lettere a), b) e d) del Codice di Giustizia Sportiva, sussistono circostanze attenuanti sufficienti a escludere responsabilità dirette delle società, almeno in questa occasione.
