Come evidenzia Fabrizio Vitale sulla Gazzetta dello Sport, il Monza ha mandato un segnale fortissimo al campionato: poker di successi e aggancio alle prime posizioni. Al “Barbera”, la squadra di Paolo Bianco ha vinto con personalità e maturità, confermandosi tra le favorite per la promozione dopo un inizio stagione frenato dalle note vicende societarie.

Dopo una prima mezz’ora di pazienza e umiltà, i biancorossi hanno colpito con freddezza e lucidità, sfruttando gli errori del Palermo. Il gol di Dany Mota al 39’ ha indirizzato il match, seguito dal raddoppio di Izzo a inizio ripresa e dal sigillo di Azzi nel recupero. Una prestazione da vera “big”, scrive Vitale sulla Gazzetta dello Sport, che ha mostrato la differenza di forma e di convinzione tra le due squadre.

Dall’altra parte, il Palermo di Filippo Inzaghi attraversa un momento buio: una sola vittoria nelle ultime sei partite e un secondo ko consecutivo che ridimensiona ambizioni e classifica. I rosanero scendono al quinto posto e, come osserva Fabrizio Vitale sulla Gazzetta dello Sport, «l’involuzione dell’ultimo mese e la sconfitta contro il Monza mettono un timbro chiaro sulla crisi».

Inzaghi aveva provato a rinforzare il centrocampo con Gomes accanto a Ranocchia e Segre, rinunciando a Palumbo per dare equilibrio. Una scelta che, almeno in avvio, sembrava funzionare. Ma la sterilità offensiva resta un problema: le uniche occasioni sono nate da deviazioni o tentativi casuali, come il cross di Pohjanpalo deviato da Azzi al 9’ e il tiro-cross di Diakitè al 29’, entrambi neutralizzati da Thiam.

Il Monza, invece, ha atteso il momento giusto per affondare. «Dopo la mezz’ora – scrive Vitale sulla Gazzetta dello Sport – Bianco ha alzato il baricentro e la sua squadra ha preso il controllo del gioco». Il resto lo hanno fatto la qualità dei singoli e la solidità collettiva.

Il Palermo ha provato a reagire con gli ingressi di Palumbo, Brunori e Corona, ma è mancata lucidità. La punizione finale, firmata da Azzi in contropiede al 94’, chiude una serata amarissima per i rosanero, dissoltisi col passare dei minuti.