Palermo-Carrarese, sfida trappola al Barbera: i numeri contro le piccole fanno riflettere

Guai a sottovalutare la Carrarese. La sfida di lunedì al “Barbera” può sembrare abbordabile sulla carta, ma per il Palermo si accende un campanello d’allarme. Come evidenziato da Antonio La Rosa sul Corriere dello Sport, i rosanero tendono a soffrire contro squadre che gravitano nella parte destra della classifica, ed è proprio contro queste avversarie che spesso sono maturate le delusioni più cocenti della stagione.
La sconfitta dell’andata a Carrara è solo l’ultimo esempio in ordine di tempo: nonostante l’ottimo rendimento contro le big del campionato – basti pensare alle vittorie casalinghe contro Spezia e capolista Sassuolo – il Palermo ha faticato tremendamente contro le formazioni in lotta per non retrocedere. Basti un dato: contro le ultime cinque della classifica, i rosa hanno ottenuto appena tre successi. A referto le vittorie di Salerno, quella a Cosenza e quella interna contro la Reggiana. Ma per il resto il bottino è stato magro, con risultati deludenti sia tra le mura amiche che in trasferta.
Come ricorda ancora La Rosa sulle colonne del Corriere, “i rosanero non hanno un buon feeling con le partite da disputare contro squadre di un certo tipo”, e tra queste rientra, a tutti gli effetti, anche la Carrarese. Neopromossa sì, ma squadra compatta e temibile, con ancora punti da conquistare per mettersi al sicuro in classifica.
Le sfide più pericolose? Quelle che non ti aspetti
La vera trappola, dunque, potrebbe non essere rappresentata dagli scontri diretti ad alta quota contro Catanzaro e Cesena, bensì dalle gare casalinghe apparentemente “semplici” contro formazioni come Sudtirol, Frosinone e – appunto – la Carrarese. Un rischio già vissuto nella passata stagione, quando il Palermo cadde al “Barbera” contro Lecco, Catanzaro e Reggiana, tutte neopromosse. Un trend preoccupante che va invertito subito, per non compromettere la corsa ai playoff.
Alla vigilia dello sprint finale, dunque, serve concentrazione massima. Il Palermo non può più permettersi passi falsi e dovrà affrontare anche le gare “piccole” con mentalità da big. Solo così potrà tenere vive le proprie ambizioni.