Monreale, Carrozzieri: «Una tragedia che non doveva accadere. Palermo non è questa»

Morris Carrozzieri rompe il silenzio e affida ai social il suo dolore dopo la strage di Monreale, dove una settimana fa tre giovani sono stati uccisi a colpi di pistola durante una lite. L’ex difensore del Palermo, atteso domenica all’inaugurazione del torneo delle frazioni e dei rioni, ha voluto ricordare così la tragedia:

«Per parlare di questa tragedia, voglio partire da una giornata che era bellissima di sport – racconta Carrozzieri – dove domenica dovevo essere presente ad inaugurare questo torneo a Monreale. Purtroppo sappiamo tutti quello che è successo. Sono veramente molto dispiaciuto, perché Palermo non è questa».

Parole cariche di affetto per una terra che l’ha adottato: «Palermo è una città stupenda, piena di risorse, di monumenti, di divertimento, di tutto. Oggi invece siamo qui a parlare di una cosa che non doveva accadere. Ma soprattutto vorrei dire a quei ragazzi: non si può morire a 23 anni. E a 19 anni non si possono fare certi gesti per una stupidata».

Il dolore dell’ex calciatore è palpabile: «Una rissa già non dovrebbe accadere. Ma una cosa è un pugno, un’altra è sparare venti colpi di pistola e togliere la vita a tre ragazzi stupendi».

Carrozzieri ricorda anche un contatto avuto poco prima con una delle vittime: «Facevano parte di quel torneo. Un ragazzo mi aveva scritto un giorno prima, voleva conoscermi e fare una foto con me domenica. Purtroppo quel ragazzo oggi non c’è più».

Il suo messaggio si chiude con un pensiero alla comunità colpita: «Le mie più sentite condoglianze alla famiglia, un forte abbraccio a tutti i ragazzi di Monreale e a tutti i palermitani. Sapete quanto sono legato a quella terra, per gli anni calcistici ma soprattutto per le persone. Ho tanti amici lì. Tornerò presto e, come promesso agli organizzatori, spero di fare qualcosa in memoria di questi ragazzi. Lo meritano».

 

 

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