
Dopo aver lasciato un segno indelebile nei suoi anni in rosanero, Ivan Marconi ha centrato una nuova promozione in Serie B, questa volta con la maglia della Virtus Entella. Un traguardo che l’ex centrale del Palermo descrive come una “rivincita personale”.
«La vittoria del campionato è stata costruita nei mesi – ha raccontato a Massimiliano Radicini per il Giornale di Sicilia – e a livello personale è una rivincita contro chi magari pensava che alla mia età fossi nella fase calante della mia carriera. Probabilmente non eravamo i favoriti, ma già prima del ritiro avevo avuto la percezione che stessimo facendo le cose per bene».
Il paragone con Palermo e l’amore mai spento
Marconi non nasconde di aver trovato similitudini tra l’annata con l’Entella e quella magica stagione in rosanero culminata con la promozione in B: «Trovo degli elementi in comune solo da quando era arrivato Baldini. La differenza è che qui c’è stata subito la consapevolezza, forse anche l’incoscienza, di poter fare qualcosa di grande. A Palermo non avevo quella sensazione».
Il legame con la città siciliana, però, resta fortissimo: «Palermo ti dà tanto, ma quando vai via ti toglie tanto perché a livello affettivo lasci una piazza incredibile. Mi sono catapultato in una realtà più familiare, ma capace di regalarmi emozioni forti».
Un tifoso rosanero da lontano
«Seguo sempre le vicende del Palermo – continua Marconi – e con il mercato di gennaio, in particolare con l’arrivo di Pohjanpalo, la squadra è cresciuta molto. Basta un piccolo fiammifero per infiammare una piazza come quella rosanero. Ai playoff credo che nessuno vorrà affrontarli. Io sono un tifoso a distanza e sarei felice di vederli protagonisti negli spareggi per la Serie A».
Il legame con l’Università e gli amici
Infine, un dettaglio che rafforza ulteriormente il suo rapporto con Palermo: «Ho tanti amici anche fuori dal campo. Inoltre, sono ancora legato per una questione di studio: sono iscritto all’Università di Palermo grazie allo status di studente-atleta».