Inzaghi eroe a Pisa: promozione in A. Il Palermo pronto all’assalto

Soltanto dodici mesi fa, immaginare il Pisa in Serie A era un esercizio di fantasia. Oggi è realtà. Una realtà sorprendente, plasmata da Filippo Inzaghi, che ha riscritto il destino della squadra toscana, riportandola in massima serie dopo 34 anni di attese, delusioni e cadute, persino nei dilettanti. Un’impresa che porta in tutto e per tutto il suo nome, come racconta Gianluca Scaduto su Tuttosport.
Nel 2022 il patron Knaster lo aveva valutato, ma alla fine gli preferì Rolando Maran. Una scelta che, con il senno di poi, costò due anni alla causa nerazzurra. Due stagioni interlocutorie, culminate con un 13° posto con Aquilani e un calcio sterile che aveva anestetizzato l’ambiente. Poi, l’estate scorsa, la svolta: Pippo Inzaghi è sbarcato all’Arena Garibaldi, e da lì è cambiato tutto.
Inzaghi, l’uomo delle rimonte silenziose
Inzaghi ha costruito la sua carriera da allenatore sulla capacità di resuscitare squadre in crisi e restituire ambizione a piazze depresse. Pisa non ha fatto eccezione. A raccontarlo è ancora Tuttosport, che sottolinea come il tecnico piacentino abbia trasformato, valorizzato e motivato una rosa rimasta in larga parte invariata rispetto alla stagione precedente.
Un esempio su tutti: Touré, reinventato esterno destro dopo l’infortunio di Esteves. Da mediano a dominatore della fascia, diventando uno dei fattori chiave della promozione. E come lui, giocatori spesso sottovalutati come Canestrelli, Caracciolo, Moreo e Angori – quest’ultimo rivelazione dall’Under 21 – hanno vissuto la loro miglior stagione in carriera.
Una promozione “di gruppo”, non di nomi
Knaster qualche investimento l’ha fatto, portando a Pisa giocatori come Lind e Solbakken, ma il cuore della squadra è rimasto quello di sempre. E questo è stato il vero capolavoro di Inzaghi: tirare fuori il massimo da chi già c’era, un gruppo che ha risposto con coesione e fame.
Con Palermo e Sampdoria che steccavano, il Pisa ha trovato la corsia libera per sognare in grande. Ma nulla è stato lasciato al caso: il lavoro sul campo, l’approccio tattico aggressivo e la determinazione mentale hanno fatto la differenza.
Il futuro: Inzaghi-Pisa, una coppia ancora da confermare?
Nel finale del suo approfondimento su Tuttosport, Scaduto solleva l’interrogativo: Inzaghi resterà a Pisa? Il suo nome è tra quelli valutati dal Palermo per una possibile rinascita in caso di mancata promozione via playoff. Ma oggi, il legame tra l’ex bomber del Milan e i nerazzurri sembra solido.
Con Knaster intenzionato a investire, il sogno è un nuovo ciclo ispirato a quello degli anni ‘80 di Romeo Anconetani. E se sarà ancora Pippo il condottiero, allora avrà forse anche l’opportunità di sfatare il tabù Serie A, dove non ha mai realmente avuto una chance completa e duratura.
Bologna, Benevento e Salernitana non fanno testo: squadre incomplete, progetti fragili, contesti sfavorevoli. Pisa, invece, può diventare il suo laboratorio definitivo. E magari, la consacrazione anche nella massima serie.