GENOVA – Il vero playout si sta giocando negli studi legali, e non in campo. Mentre la Lega B attende gli sviluppi del caso Brescia, le società coinvolte – Sampdoria, Brescia, Salernitana e Frosinone – preparano le contromosse tra dossier, ricorsi e avvocati di fiducia. L’ipotesi di allargare a 22 squadre la prossima Serie B diventa ogni giorno più concreta. Ma, come racconta Damiano Basso su Il Secolo XIX, prima bisognerà passare dalla sentenza della Procura Federale.

Sampdoria, doppio binario: silenzio e dossier legale

A Genova si lavora sotto traccia. La Sampdoria, assistita dallo studio Hogan Lovells dell’avvocato Francesco De Gennaro, ha inserito un “rinforzo” d’esperienza: Antonio Romei (studio BDL), storico legale del club. Romei era già riuscito a ridurre una penalizzazione da -4 a -2 nel 2023, consentendo alla gestione Manfredi-Radrizzani di iniziare la stagione con due soli punti di svantaggio.

La linea blucerchiata – sottolinea Il Secolo XIX – è chiara: nessuna dichiarazione ufficiale fino alla sentenza di primo grado del Tribunale Federale Nazionale, ma grande lavoro dietro le quinte. La Samp contesta che il Brescia avrebbe dovuto essere penalizzato già a febbraio, e dubita sulla sostenibilità economica dei lombardi. “Come può iscriversi al prossimo campionato un club che non ha versato i contributi di febbraio e aprile?”, è la domanda retorica che filtra dal quartier generale doriano.

Brescia, Cellino denuncia: “Mi hanno truffato”

Il Brescia si prepara alla difesa. Come riportato da Damiano Basso su Il Secolo XIX, il patron Massimo Cellino ha presentato una querela contro la società milanese che gli avrebbe ceduto crediti d’imposta scontati del 20% (per un valore di circa 1,4 milioni di euro), usati per pagare i contributi tra novembre e gennaio. Secondo l’Agenzia delle Entrate, quei crediti sarebbero inesistenti.

La strategia dello studio Tonucci & Partners, che difende Cellino, sarà quella di dimostrare la validità e tracciabilità dei crediti. Il patron continua a professare la sua buona fede: «Mi hanno truffato». Ma come ricorda Il Secolo XIX, in casi simili la giustizia sportiva non ha mai considerato sufficiente la buona fede per evitare sanzioni. Né è stato mai concesso il patteggiamento.

Salernitana tra ricorsi e tensione: “A tavolino cambiate il finale, a Salerno sarà inferno”

Anche la Salernitana si è mossa. Gli avvocati Eduardo Chiacchio e Francesco Fimmanò hanno impugnato la decisione della Lega B di sospendere i playout, ritenendo che mancassero i presupposti per il rinvio, vista l’assenza (al momento) di una sanzione ufficiale al Brescia.

Secondo quanto riferisce ancora Il Secolo XIX, il fronte mediatico a Salerno si è infiammato. Il quotidiano online Le Cronache ha titolato: «Tutto per salvare la Samp», mentre ieri sera i tifosi granata hanno manifestato davanti alla Curva Sud con uno striscione chiaro: «A tavolino cambiate il finale, ma a Salerno sarà inferno reale».

Frosinone osserva: bene in due scenari su tre

Il Frosinone, intanto, resta spettatore interessato. Come riporta Il Secolo XIX, ai ciociari andrebbero bene due esiti su tre: penalizzazione del Brescia (che eviterebbe i playout) oppure allargamento a 22 squadre. L’unico scenario temuto è quello di un proscioglimento dei lombardi con ripristino del playout contro la Salernitana.

In quel caso, i legali del Frosinone – finora silenti – sarebbero pronti a scendere in campo anche loro.

Verso la resa dei conti

La Procura Federale dovrebbe notificare il deferimento al Brescia tra giovedì e venerdì, dopodiché scatterà il procedimento davanti al Tribunale Nazionale Federale. In parallelo, lunedì prossimo è atteso un Consiglio Federale della Lega B, nel quale – secondo Il Secolo XIX – potrebbe essere discussa per la prima volta formalmente l’ipotesi di un campionato a 22 squadre. Una soluzione che, almeno per ora, sembra l’unica in grado di mettere d’accordo (quasi) tutti.