Decidere chi essere: Dr. Jekyll o Mr. Hyde. Questo è il dilemma che il Palermo deve risolvere, e deve farlo subito. A Cesena non c’è margine per ambiguità o scelte a metà: serve una vittoria netta, sul campo e nella testa.

Come sottolinea Alessandro Arena sul Giornale di Sicilia, il Palermo ha mostrato due volti troppo diversi nelle ultime uscite: brillante, compatto e cinico a Catanzaro; spaesato, molle e disordinato nel secondo tempo contro il Südtirol. Una squadra con ambizioni da playoff non può permettersi prestazioni schizofreniche nel momento clou della stagione.

Con i playoff ancora da conquistare e la Juve Stabia a +5, vincere oggi significa consolidare la posizione e puntare a un piazzamento che consenta di evitare il primo turno in trasferta. Un pari o una sconfitta, invece, rischiano di complicare tutto.

La partita contro il Südtirol è stata emblematica. Il vantaggio di Ceccaroni aveva illuso tutti, ma il crollo della ripresa – tra rientro soft e clamoroso errore di Blin sul retropassaggio che ha generato il rigore dell’1-2 – ha fatto suonare un campanello d’allarme assordante. Fortuna ha voluto che le concorrenti abbiano frenato, ma come evidenzia ancora Arena sulle colonne del Giornale di Sicilia, “in una fase di campionato in cui serve tenere alto il livello, una prestazione del genere è un gigantesco campanello d’allarme”.

Il Cesena, avversario odierno, non vive un grande momento (solo 4 punti nelle ultime 7 gare) ma ha ancora una flebile speranza di agganciare i playoff. Per i romagnoli sarà l’ultima gara davanti al proprio pubblico nella stagione regolare: le motivazioni non mancheranno. Ed è proprio per questo che al Palermo serviranno lucidità, equilibrio e – soprattutto – concretezza.
Le scelte di Dionisi: turnover, ritorni e conferme

Ceccaroni non ce la fa, out per un problema alla spalla. Spazio dunque a Nikolaou in difesa, affiancato da Baniya e, probabilmente, Diakité, vista la non perfetta condizione di Magnani. A centrocampo favorito Gomes su Blin, mentre Ranocchia sarà rilanciato dal 1’.

Sulle fasce, cambio completo rispetto a giovedì: Pierozzi e Di Francesco prenderanno il posto di Di Mariano e Lund. In avanti, fiducia al tridente Segre-Brunori-Pohjanpalo, chiamati a riscattare la prova opaca contro il Südtirol e riportare energia e profondità all’attacco rosa.

Oggi non basta vincere. Serve dimostrare chi si è davvero

La matematica dei playoff potrebbe sorridere anche in caso di risultati favorevoli da altri campi (Bari e Modena), ma il Palermo non può permettersi calcoli. Serve vincere, sì. Ma serve anche convincere. Serve mostrare, una volta per tutte, che la versione vera di questa squadra è quella compatta e affamata. Non quella che si scioglie al primo errore.