Doveva essere un momento di entusiasmo, una rincorsa festosa verso i playoff. Invece, il Palermo arriva alla sfida di stasera contro il Frosinone in piena emergenza di risultati e umore, chiamato a trasformare due partite casalinghe in una qualificazione che oggi appare più fragile che mai. Come sottolinea Alessandro Arena sul Giornale di Sicilia, l’aria al “Barbera” è diventata pesante: due sconfitte consecutive hanno smorzato l’entusiasmo e messo la squadra con le spalle al muro.

Obiettivo sesto posto, ma serve una svolta

Il Palermo, settimo in classifica, ha il Catanzaro a +1 e solo sei punti da conquistare in 180 minuti per sperare nel sorpasso. Ma dovrà anche guardarsi alle spalle, perché Cesena e Bari inseguono. Il paradosso? È l’unica tra le rivali a chiudere la stagione con due gare in casa. Ma il clima da vantaggio si è trasformato in trappola psicologica, con un pubblico deluso e uno spogliatoio nervoso.

Arena non usa mezzi termini: «Gli errori del passato non sono stati corretti», scrive. E intanto, Brunori e Pohjanpalo sono a secco da settimane. Il primo non segna dal 30 marzo, il secondo dall’11 aprile. Una siccità che pesa come un macigno sulle ambizioni rosanero.

Difesa inedita e centrocampo rimaneggiato

Le scelte di Dionisi saranno obbligate: fuori Magnani e Ceccaroni, la retroguardia sarà affidata a un trio inedito con Diakité, Baniya e Nikolaou, davanti ad Audero. Sulle fasce spazio a Pierozzi e Di Francesco, mentre in mezzo rientrano Gomes e Blin, con Ranocchia possibile variante tattica.

Sulla trequarti, confermato Segre accanto a Brunori alle spalle di Pohjanpalo. È da loro che il Palermo si aspetta la scintilla per ritrovare un attacco troppo spesso sterile, ma sarà essenziale anche il supporto del resto della squadra, come sottolinea Arena: «Servono gli spunti giusti, ma anche il sostegno dei compagni».
Frosinone a rischio playout, ma Sassuolo incombe

Anche il Frosinone non sorride: i ciociari, senza vittorie da cinque turni, sono a +1 dai playout e chiuderanno il campionato in casa del Sassuolo promosso, ma ancora a caccia del record di punti. Una sconfitta oggi potrebbe inguaiare i piani di Bianco e rendere decisiva l’ultima.

Tifosi in calo: obiettivo 20mila difficile

Dopo il crollo con Südtirol e Cesena, l’ambiente si è raffreddato. Il pubblico – che dopo il blitz di Catanzaro aveva ritrovato entusiasmo – appare ora distante: difficile raggiungere quota 20.000 spettatori, e l’eventuale mancato accesso ai playoff avrebbe effetto devastante anche per la fiducia del tifo organizzato.