Gds: “Palermo, scade l’idoneità statica del Renzo Barbera. Corsa contro il tempo per evitare le porte chiuse”

Scade a fine mese il certificato di idoneità statica del Renzo Barbera e il rischio che l’impianto non sia più agibile è concreto. Gli assessori al Patrimonio e allo Sport, Brigida Alaimo e Alessandro Anello, hanno riconosciuto che si potrebbe verificare questa eventualità nel corso di un incontro con le opposizioni, durante il quale il Movimento 5 Stelle ha chiesto che la convenzione per la concessione dello stadio venga inviata al Consiglio comunale nel più breve tempo possibile.
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Come riportato da Fabio Geraci – Giornale di Sicilia, i pentastellati hanno espresso forte preoccupazione in merito:
«Abbiamo espresso preoccupazione riguardo ai rischi legati alla scadenza del certificato di idoneità statica», si legge in una nota del gruppo. «Gli assessori presenti al tavolo, a nostra esplicita domanda, hanno confermato questa potenziale situazione critica. Pertanto, abbiamo richiesto un’accelerazione nell’invio della proposta di convenzione al Consiglio comunale».
La società rosanero, attraverso l’amministratore delegato Giovanni Gardini, ha più volte sottolineato la necessità di chiudere l’accordo entro il 31 marzo.
Come evidenziato da Fabio Geraci – Giornale di Sicilia, Gardini ha ribadito la posizione del Palermo:
«Dopo essere intervenuti per rattoppare tanti vuoti lasciati negli ultimi 30 anni, adesso è il momento di chiudere. Abbiamo assunto l’onere di intervenire, ma serve una soluzione definitiva che ci permetta di non fermarci e prevedere ulteriori investimenti per un nuovo impianto. Altrimenti, qualcuno dovrà prendersi la responsabilità di dire alla città e ai tifosi che bisogna fare diversamente».
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Pressioni e malumori
Una presa di posizione che ha generato malumori ed è stata percepita come un tentativo di pressione nei confronti dell’amministrazione comunale.
Come riportato da Fabio Geraci – Giornale di Sicilia, la bozza di convenzione prevederebbe l’assegnazione dello stadio al Palermo per 80 anni, con un piano di investimenti da 48 milioni di euro articolato in due fasi:
La prima, da completare nei primi cinque anni, prevede lavori strutturali e di adeguamento.
La seconda punta al rifacimento totale entro il decimo anno, con l’obiettivo di modernizzare l’impianto e adeguarlo agli attuali standard sportivi e di sicurezza.
Tra le opere previste ci sono la ristrutturazione della curva Nord, la revisione degli impianti elettrici e idrici e la creazione di nuove aree per i servizi destinati ai tifosi.
Secondo Fabio Geraci – Giornale di Sicilia, il club si occuperebbe anche della manutenzione straordinaria, sfruttando il meccanismo della compensazione con il canone di concessione, dal momento che il Comune non dispone di risorse dirette per gli interventi.
Il Palermo dovrebbe versare circa 375 mila euro all’anno per lo stadio e il Pallone, oltre a 8.230 euro per 38 giornate di utilizzo dell’area Vito Schifani e 5.371 euro per il parcheggio di piazza Giovanni Paolo II. A queste cifre si aggiunge un canone pubblicitario di 237.154 euro e un canone di occupazione del suolo per le attività pubblicitarie.
L’accordo, dunque, si presenta come fondamentale per il futuro dello stadio e del club, ma i tempi stringono e il rischio di problemi burocratici resta concreto.