Gazzetta dello Sport: “Serie B. Conflitto di interessi: Salernitana in pressing, ma il Coni rinvia”

ROMA – Una sentenza dura, attesa ma devastante per il Brescia Calcio: otto punti di penalizzazione, di cui quattro da scontare in questa stagione e quattro nella prossima, che determinano la retrocessione diretta in Serie C. Il Tribunale Federale Nazionale ha emesso ieri il verdetto che riscrive la classifica di Serie B, facendo scendere i lombardi da 43 a 39 punti, condannandoli così alla discesa tra i dilettanti, insieme a Cosenza e Cittadella.
La mazzata colpisce anche i vertici societari: sei mesi di inibizione per il presidente Massimo Cellino e per il figlio Edoardo, consigliere delegato. «Avevano già scritto la sentenza», è stato il commento amaro del patron riportato da La Gazzetta dello Sport.
Irregolarità fiscali e crediti inesistenti
La vicenda nasce dai pagamenti di Irpef e Inps effettuati alle scadenze di febbraio e aprile 2025 per gli stipendi dei mesi precedenti, utilizzando crediti d’imposta rivelatisi inesistenti dopo i controlli incrociati effettuati dall’Agenzia delle Entrate, sollecitata dalla Covisoc.
I crediti erano stati acquistati con uno sconto del 15% presso il Gruppo Alfieri, con sede in via Montenapoleone a Milano. La Procura Federale ha poi deferito il club lombardo, fissando il processo per ieri presso il Tribunale Federale di via Campania, che ha confermato l’intero impianto accusatorio.
Difesa e ricorso: il Brescia non si arrende
La società ha definito «truffa» la vicenda e ha già annunciato l’intenzione di proseguire nel ricorso. In una nota ufficiale, il club ha dichiarato: «Brescia Calcio prende atto della decisione del Tribunale Federale Nazionale. Esaminerà le motivazioni anche con riguardo a tutte le articolate difese che sono state portate all’attenzione dei Giudici federali e riserva sin d’ora di presentare reclamo alla Corte Federale d’Appello».
In caso di ulteriore rigetto, resta aperta la strada della giustizia ordinaria, ma tutto dovrà risolversi in tempi stretti. Il termine ultimo è fissato al 12 giugno, per consentire alla FIGC e alla Lega di Serie B di ufficializzare le date dei playout tra Salernitana e Sampdoria, al momento previste per il 15 giugno al Ferraris e il 20 giugno all’Arechi.
Conflitto di interessi: Salernitana in pressing, ma il Coni rinvia
Nel frattempo, anche la Salernitana ha fatto ricorso al Coni, chiedendo la sospensione del rinvio dei playout. La richiesta cautelare è stata respinta la scorsa settimana, ma l’udienza definitiva è stata fissata per il 10 giugno alle 12:30, per garantire «il pieno contraddittorio fra tutte le parti».
La situazione resta complessa e aperta a sviluppi, con un campionato rivoluzionato da sentenze pesantissime che non smettono di alimentare tensioni. Brescia ora guarda alla giustizia sportiva d’appello. E, se necessario, a quella ordinaria.