Gazzetta dello Sport: “Incredibile Palermo. Butta via la partita che avrebbe potuto cambiare la stagione”

Il Palermo si è tolto lo smoking che credeva di poter indossare e, per giocare il recupero, ha rimesso la tuta blu. Come sottolinea Nicola Binda nella Gazzetta dello Sport, la squadra di Dionisi ha buttato via una partita che avrebbe potuto cambiare la sua stagione. Il pareggio, invece, è una vittoria dello Spezia, che ha sempre creduto di poter rimontare, anche dopo essere finito sotto due volte, perché sa quale abito indossare. E alla fine è stato premiato.

Un match incredibile, con tre momenti chiave: il gol di Ranocchia dopo appena 24 secondi, il raddoppio di Brunori a metà ripresa che sembrava tagliare le gambe allo Spezia e, infine, il recupero da 5 minuti con due gol in tre minuti. Non è un caso, sottolinea Binda, perché lo Spezia è una squadra che si esalta nei finali, avendo segnato 13 reti dopo il 75’, mentre il Palermo continua a sciogliersi in quei momenti, avendo incassato 8 gol negli stessi frangenti. Chi ha lasciato lo stadio in anticipo si è perso qualcosa di storico.

Alla fine, lo Spezia guadagna solo un punto sul Pisa e ne perde due dalla Cremonese, mentre il Palermo viene scavalcato dal Cesena, uscendo momentaneamente dalla zona playoff. Ma questa partita ha detto molto, anche se gli attesissimi bomber Lapadula e Pohjanpalo sono rimasti fuori dal gioco.

Spezia a testa bassa: il piano di D’Angelo
Il piano di D’Angelo era chiaro sin dall’inizio, e il gol preso dopo 24 secondi non l’ha cambiato. Come evidenziato da Nicola Binda nella Gazzetta dello Sport, lo Spezia ha impostato il match con ritmo alto, intensità, palla sempre a Salvatore Esposito per creare gioco e tanti cross in area. Peccato che in difesa del Palermo ci fosse un Magnani insuperabile, almeno fino al 90’.

Lo Spezia ha sfiorato il gol più volte: prima Pio Esposito con una traversa, poi lo stesso attaccante ha visto Audero respingere da due passi. In mezzo, un gol annullato a Mateju, per un fallo su Audero.

Perso Elia per infortunio e con Vignali spostato a destra, il forcing spezzino è calato nella ripresa, ma non è mai mancato. E poi è arrivato il recupero. Pio Esposito, al 92’, ha bruciato Nikolaou e ha infilato il tredicesimo gol di testa dello Spezia in stagione. Al 95’, invece, l’ex Aurelio, in prestito proprio dal Palermo, ha trovato il pareggio dopo una sponda di Colak su calcio d’angolo, il tredicesimo della partita. Binda, nella Gazzetta dello Sport, sottolinea quanto fosse importante evitare la prima sconfitta interna della stagione. Perdere contro la prima squadra capace di battere lo Spezia all’andata (oltre al Bari) sarebbe stato pesante.

Illusione Palermo: l’approccio giusto, il finale sbagliato
Dopo quattro sconfitte consecutive in trasferta, l’approccio del Palermo era stato positivo. Come evidenziato da Nicola Binda nella Gazzetta dello Sport, il gol lampo di Ranocchia – con un tunnel e un tiro all’incrocio di sinistro, che non è il suo piede – aveva indirizzato la gara nel modo giusto per i rosanero.

Il Palermo ha controllato il ritmo e difeso compatto attorno a Magnani, con grande mestiere, anche senza attaccare troppo. Ma quando l’ha fatto, ha raddoppiato: Segre ha rubato palla a Mateju, Chichizola ha respinto corto e Brunori ha insaccato.

A quel punto, la gestione della gara sembrava perfetta. Ma poi Dionisi, come sottolineato dalla Gazzetta dello Sport, ha tolto gli ammoniti e l’ingresso di un Nikolaou fuori forma ha tolto equilibrio alla difesa. Nel recupero, invece di chiudersi e respingere gli assalti finali, il Palermo si è seduto e ha subito due gol in rapida successione.

Alla fine, la festa è stata tutta per lo Spezia. E forse, conclude Binda, è giusto così.