Gazzetta dello Sport: “Caos in Serie C, classifica rivoluzionata nel Girone C. Cosa dice il regolamento”

Era attesa ed è arrivata: l’esclusione del Taranto dalla Lega Pro è ufficiale. Scrive Nicola Binda su La Gazzetta dello Sport che la società pugliese, da mesi alle prese con gravi problemi economici e amministrativi, non è riuscita a evitare il fallimento, con una prima istanza che sarà discussa già martedì.
“Questa disgraziata stagione, cominciata per il problema dello stadio non disponibile, è andata via via a rotoli”, evidenzia il quotidiano, ripercorrendo i punti chiave del tracollo rossoblù. Il club ha accumulato 19 punti di penalizzazione, tra mancati pagamenti e passaggi di proprietà mai realmente concretizzati, con il patron Massimo Giove rimasto sempre al comando.
Il regolamento FIGC è chiaro: “Chi salta due scadenze è fuori”, sottolinea Binda. Dopo aver mancato i pagamenti di stipendi e contributi di settembre e ottobre, il Taranto ha saltato anche la scadenza del 17 febbraio per i mesi di novembre, dicembre e gennaio. Da qui, la segnalazione della Covisoc, il deferimento della Procura FIGC e la sentenza del TFN, immediatamente esecutiva.
Cosa succede ora? Nuova società e ripartenza dall’Eccellenza
Per il calcio a Taranto si apre un nuovo scenario. “Per rivedere il calcio in città, occorre che nasca una nuova società con una ragione sociale diversa”, scrive La Gazzetta dello Sport, spiegando che la ripartenza sarà possibile solo previa presentazione di un nuovo progetto al sindaco (o al commissario attuale). La FIGC, alla luce delle nuove normative, potrebbe al massimo assegnare il club all’Eccellenza.
Nel frattempo, il Giochi del Mediterraneo 2026 porteranno il rifacimento dello stadio Iacovone, che diventerà un impianto rinnovato per il calcio tarantino.
Ora tocca alla Turris: stesso destino per i campani?
Dopo il Taranto, mercoledì sarà il turno della Turris, altra squadra che rischia di essere esclusa. “I tempi sono diversi perché le verifiche Covisoc hanno richiesto più giorni, ma il destino sarà lo stesso”, evidenzia Binda. La Lega Pro ha già rinviato la gara odierna della Turris (che ironia della sorte, avrebbe dovuto affrontare proprio il Taranto) e probabilmente slitterà anche quella di mercoledì contro il Catania.
L’esclusione del club campano avrà ripercussioni ancora più rilevanti sulla classifica: “Ad esempio, il Cerignola, che oggi è a +5 sull’Avellino, dopo l’annullamento dei punti ottenuti con la Turris vedrà il suo vantaggio ridursi a +3”.
Penalizzazioni e sanzioni: scossone in Serie C
Il girone C non è l’unico colpito. Scrive La Gazzetta dello Sport che “ieri è arrivata anche la penalizzazione di 4 punti al Messina per non aver rispettato la scadenza del 17 febbraio: 2 punti per il mancato pagamento Irpef e 2 per l’Inps”.
Anche gli altri due gironi hanno subito decurtazioni:
Nel Girone A, la Triestina è stata penalizzata di 4 punti per le stesse ragioni, complicando ulteriormente la sua corsa alla salvezza.
Nel Girone B, la Lucchese ha perso 6 punti perché, oltre ai contributi, non ha pagato neanche gli stipendi. “Il futuro del club è incerto, dato che non ha più una proprietà reale”, aggiunge Binda.
FIGC al lavoro per nuove regole più severe
Di fronte a questo scenario, la FIGC sta studiando vincoli più stringenti per le iscrizioni e criteri di onorabilità più rigidi per le proprietà dei club. “È doveroso cercare di porre rimedio a questo scempio”, scrive La Gazzetta dello Sport, ma la realtà è che “fino a quando i club finiranno in mano a certa gente, i campionati resteranno a rischio, a danno delle proprietà virtuose”.
Cosa succede nel Girone C? Playout con una sola retrocessione
Con l’esclusione di Taranto e Turris, il Girone C della Serie C si ritroverà con due squadre in meno, il che cambierà il meccanismo delle retrocessioni. “Ci sarà una sola retrocessione tramite playout tra le ultime due classificate”, spiega Binda, aggiungendo che se il distacco tra le due supererà gli 8 punti, la squadra ultima in classifica retrocederà direttamente in Serie D.