Gazzetta dello Sport: “Apocalisse serie B. Adesso la classifica è congelata”

Non è un attaccante né un allenatore, ma potrebbe decidere un’intera stagione: si chiama credito d’imposta ed è il protagonista di uno dei casi più esplosivi del calcio italiano recente. Come racconta Nicola Binda su La Gazzetta dello Sport, al centro dello scandalo c’è il Brescia, accusato di utilizzo scorretto di crediti fiscali per coprire versamenti Irpef e Inps, e ora a rischio penalizzazione di 4 punti.

Una sanzione che cambierebbe completamente la zona retrocessione: il Brescia passerebbe da salvo a retrocesso, il Frosinone si salverebbe, e la Sampdoria si ritroverebbe a giocarsi lo spareggio contro la Salernitana.

Cosa è successo: i versamenti e il dubbio sui crediti

Secondo la ricostruzione di Binda, il Brescia avrebbe rispettato le scadenze fiscali del 17 febbraio e del 16 aprile pagando le ritenute attraverso il credito d’imposta, per un totale di circa 1,9 milioni di euro. Fin qui tutto regolare, se non fosse che il 9 maggio l’Agenzia delle Entrate ha comunicato l’inesistenza di quei crediti. A seguire, la Covisoc ha informato la Procura Federale, che ha rapidamente concluso le indagini.

Cellino: “Siamo stati truffati”

Il presidente del Brescia, Massimo Cellino, si dice pronto a difendersi:

«Siamo stati truffati», ha dichiarato, pur sapendo che la responsabilità legale resta sua. Anche il figlio Edoardo, con poteri di rappresentanza, risulta coinvolto. Il club ha tempo per presentare una memoria difensiva o chiedere un’audizione, già fissata per giovedì o al massimo venerdì.

Nel frattempo, l’andata dei playout Frosinone-Salernitana è stata sospesa. La Procura Figc dovrà decidere se deferire il club, aprendo un processo sportivo davanti al Tribunale Federale Nazionale (Tfn).

Scenari aperti: calendario e caos legale

Fino al verdetto del Tfn, la classifica resta congelata. Come spiega La Gazzetta dello Sport, se la sentenza sarà solida, la FIGC potrebbe riscrivere la classifica e convocare lo spareggio Salernitana-Sampdoria, purché con adeguato preavviso. Ma il calendario è già complicato: a giugno molti giocatori saranno convocati per le nazionali, come Bronn, Hrustic, Stojanovic, Ioannou e Bereszynski.

Se il primo grado fosse invece incerto, si potrebbe aspettare l’esito del secondo, spostando il playout anche a luglio. E il Brescia, nel frattempo, avrà il diritto di proseguire la propria battaglia legale fino al Collegio di Garanzia del Coni, con tempi che potrebbero slittare fino ad agosto.

Il calcio italiano si ritrova nell’ennesimo incubo estivo tra aule di tribunale e sentenze a campionati finiti. Come scrive con amara ironia Nicola Binda, dobbiamo prepararci a “un’altra estate di fuoco”, in cui sarà la giustizia sportiva – più che il campo – a scrivere le classifiche definitive.