Effetto domino tra i fischietti: Orsato in C, Rocchi confermato. Zappi ridisegna l’organigramma arbitrale

Italian referee Daniele Orsato gestures during the Italian Cup (Coppa Italia) semi-final second leg football match Juventus vs AC Milan on June 12, 2020 at the Allianz stadium in Turin, the first to be played in Italy since March 9 and the lockdown aimed at curbing the spread of the COVID-19 infection, caused by the novel coronavirus. (Photo by Miguel MEDINA / AFP) (Photo by MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

Il mondo arbitrale italiano è pronto a una rivoluzione. Come riporta Edmondo Pinna sul Corriere dello Sport, l’effetto domino è già in moto e prenderà forma definitiva entro venerdì, quando saranno ufficializzate le nuove commissioni. Il primo tassello è quello più clamoroso: Daniele Orsato, al netto di sorprese dell’ultima ora, sarà il nuovo designatore della Serie C. Una scelta che apre una serie di movimenti destinati a ridefinire i vertici dell’AIA.

Il presidente Carlo Pacifici Zappi vuole costruire una squadra di altissimo profilo, con un obiettivo chiaro: formare una nuova generazione di arbitri capaci di arrivare ai massimi livelli UEFA e FIFA. Al momento, infatti, nessun arbitro italiano figura tra i direttori di gara del prossimo Mondiale per club: l’unico presente è Marco Di Bello come VAR, peraltro non tra i professionisti. Zappi vuole invertire questa tendenza e lo farà affidandosi a nomi di peso.

Il modello Nicchi: Rocchi in A, Orsato in C, Braschi in D?

Secondo Pinna sul Corriere dello Sport, Zappi starebbe seguendo un modello ispirato alla stagione 2010-2011, quando Marcello Nicchi scelse tre internazionali per guidare le commissioni: Braschi in A, Rosetti in B, Stefano Farina in C. La nuova configurazione potrebbe ricalcare quel solco: Rocchi resterà saldamente al comando della CAN A, Orsato guiderà la C, mentre Stefano Braschi potrebbe assumere la guida della Serie D.

Braschi, inizialmente designato come Direttore Tecnico – figura prevista dal nuovo regolamento ma operativa solo dalla prossima stagione – dovrebbe essere il volto autorevole scelto per guidare la CAN D nel suo anno di transizione. Un incarico di fiducia che anticipa il rinnovamento più ampio che Zappi ha in mente per il 2025, puntando su figure competenti, indipendentemente dagli schieramenti politici interni all’AIA.

Gli altri spostamenti: Gava, Borriello e la Serie C

Come riportato ancora da Pinna sul Corriere dello Sport, il designatore uscente della D, Alessandro Pizzi, è destinato a seguire Orsato in Serie C. Con lui dovrebbero arrivare Tiziano Gava, già visto in Serie A con Rizzoli e Rocchi, e Gennaro Borriello, che ha fatto parte della commissione di Pierluigi Collina nel post-Calciopoli. L’intenzione di Zappi è quella di pianificare ora, affidando ruoli chiave a uomini di fiducia, per affrontare il futuro con una base solida e condivisa.

Nuovi organici: via nove arbitri, promossi in cinque

Un altro segnale forte arriva dagli organici della CAN A-B. Come anticipato nei giorni scorsi e confermato oggi dal Corriere dello Sport, Rocchi ha ottenuto la riduzione del numero di arbitri e assistenti a sua disposizione: si passa da 46 a 42 fischietti, da 85 a 76 assistenti, oltre a 24 VAR professionisti (VMO).

Cinque gli arbitri promossi in Serie A e B:

Allegretta (Molfetta, 2 anni in C)

Calzavara (Varese, 1 anno)

Mucera (Palermo, 4 anni)

Turrini (Firenze, 5 anni)

Zanotti (Rimini, 3 anni)

Nove invece i dismessi:

Scatena (1 anno)

Monaldi (2 anni)

Prontera (7 anni)

Aureliano (12 anni, fuori dai primi 25 per età – ha 45 anni)

Rutella (3 anni)

Cosso (4 anni)

Giua (7 anni)

Massimi (7 anni)

Ghersini (12 anni, anche lui fuori dai primi 25)

Conclude Edmondo Pinna sul Corriere dello Sport: la ristrutturazione è partita, Zappi ha tracciato la rotta. Il futuro degli arbitri italiani passa dalla competenza e dalla programmazione.