La festa è pronta. I bagagli anche. Destinazione: San Nicola di Bari, dove il Pisa può coronare una stagione da record. Come racconta Aldo Gaggini sul Corriere dello Sport, sono 1.290 i biglietti a disposizione dei tifosi nerazzurri per il settore ospiti: andati letteralmente a ruba. Dalla Toscana, ma anche da ogni angolo d’Italia, i sostenitori nerazzurri si muoveranno con ogni mezzo: aerei, treni, pullmini, auto.

Per chi resta a Pisa, l’amministrazione comunale ha predisposto la diretta su maxischermi allestiti all’Arena Garibaldi e in piazza dei Cavalieri, per vivere tutti insieme gli ultimi, attesissimi novanta minuti.

Una promozione che passa (di nuovo) dalla Puglia

Come accadde al Cagliari due anni fa e al Parma nella scorsa stagione, anche il Pisa potrebbe chiudere i conti in trasferta in Puglia. La squadra di Inzaghi ha il destino nelle proprie mani: basta un punto per staccare il pass. Anche con una sconfitta, in alcuni incastri, il traguardo sarebbe comunque raggiunto.

Ma i conti sono chiari: con un pareggio o una vittoria a Bari, qualsiasi risultato dello Spezia – atteso dalla trasferta di Reggio Emilia – diventerebbe irrilevante.

Stagione da record: superati anche Simoni e Ventura

Il successo sul Frosinone è stato il ventiduesimo in campionato, un primato assoluto per il Pisa nei campionati professionistici. Nemmeno i team guidati da Gigi Simoni o Gian Piero Ventura erano arrivati a tanto. Solo Stefano Cuoghi, in Serie D, aveva fatto meglio con 24 vittorie.

Inzaghi: «Frosinone? Temevo questa partita»

Nel post-gara, Inzaghi ha elogiato la tenuta mentale della squadra in una sfida tutt’altro che semplice: «Avevo paura del tipo di partita e dell’avversario. Il Frosinone attuale ha i mezzi per battere chiunque, era imbattuto da più di dieci giornate. Ma i ragazzi sono stati splendidi. Abbiamo puntato sulla mentalità e sulla compattezza».

«Il primo caldo, la pressione e l’importanza del risultato ci hanno un po’ frenati – ha ammesso – ma non ci siamo disuniti. Grandissima prova di maturità. Ora speriamo di poter completare l’opera: ci siamo vicini, vogliamo festeggiare, ma dobbiamo ancora fare l’ultimo passo».

Calabresi: «Emozioni troppo forti per razionalizzare»

A raccontare l’atmosfera vissuta sul campo ci ha pensato anche Arturo Calabresi: «Parlare solo della partita è difficile, perché il contorno è stato talmente bello da oscurare tutto il resto. Siamo orgogliosi del percorso, dei nostri tifosi, e del modo in cui siamo riusciti a chiudere la partita senza concedere troppo a una squadra pericolosa come il Frosinone».