
ROMA – La mazzata era nell’aria, ma l’ufficialità è arrivata con la forza di una sentenza che riscrive la classifica di Serie B. Come riportato da Tullio Calzone sul Corriere dello Sport, il Tribunale Federale Nazionale ha accolto in toto le richieste avanzate dalla Procura Federale, infliggendo otto punti di penalizzazione al Brescia: quattro da scontare nell’attuale stagione, altri quattro nel prossimo campionato. Una doppia condanna che segna il destino sportivo delle Rondinelle e decapita le residue speranze del presidente Massimo Cellino, squalificato per sei mesi insieme al figlio Edoardo, consigliere delegato.
Effetti immediati: Frosinone salvo, Samp-Salernitana ai playout
Secondo quanto evidenziato da Calzone, l’effetto domino della penalizzazione è devastante: il Frosinone si salva, la Sampdoria retrocede e si giocherà i playout con la Salernitana, mentre il Brescia scivola direttamente in Serie C, in compagnia di Cosenza e Cittadella. Una rivoluzione in piena regola, con implicazioni pesanti per società, tifoserie e diritti televisivi.
Alla base della sentenza – come scrive Tullio Calzone sul Corriere dello Sport – ci sono gravissime inadempienze nella gestione fiscale del club lombardo: compensazioni indebite di somme dovute per Irpef e Inps con crediti d’imposta risultati inesistenti secondo la verifica incrociata dell’Agenzia delle Entrate. I legali di Cellino hanno invocato la buona fede e parlato di “truffa subita”, cercando di strappare una sanzione meno afflittiva che permettesse almeno lo spareggio salvezza. Ma il Tribunale non ha avuto dubbi: il Brescia sapeva, e ha agito comunque.
Un’aula rovente e scenari futuri
Lo stesso patron sardo, nel giorno precedente all’udienza, aveva polemicamente ipotizzato una sentenza già scritta, annunciando le date dei playout – 15 e 20 giugno – come se il verdetto fosse scontato. Una strategia, secondo Calzone, che non ha certo giovato alla linea difensiva. E infatti, saranno proprio Sampdoria e Salernitana a sfidarsi per la permanenza in B, con i campani in posizione di vantaggio, potendo contare su due risultati su tre grazie al nuovo piazzamento in classifica.
Nel resoconto fornito da Tullio Calzone, il clima in aula è stato incandescente: scontro frontale tra i legali delle terze interessate – Salernitana, Frosinone e Sampdoria – e la difesa del Brescia. Accuse reciproche, memorie difensive al vetriolo e toni accesissimi tra i legali Altieri, Guzzanti e Blasi (per Cellino) e Romei (per i blucerchiati). Le difese delle “terze parti” hanno chiesto l’applicazione rigorosa della giurisprudenza, ottenendo pieno accoglimento.
Prossime mosse: motivazioni e ricorso
Il Corriere dello Sport, nella firma di Calzone, evidenzia che nei prossimi giorni saranno rese note le motivazioni dettagliate della sentenza. Da quel momento, il Brescia avrà 7 giorni per presentare ricorso alla Corte Federale d’Appello, salvo eventuali abbreviazioni dei termini.
La partita, dunque, non è ancora finita. Ma l’epilogo – almeno per ora – sembra segnato.