Caso Brescia, parla Grassani: «Tempi stretti, ma il campionato non si può allargare»

Per fare chiarezza sulla complessa vicenda giudiziaria che coinvolge il Brescia Calcio e i riflessi che questa potrebbe avere sulla classifica di Serie B, Primocanale ha consultato l’avvocato Mattia Grassani, uno dei maggiori esperti italiani di diritto sportivo.
«Tempi brucianti per i ricorsi, primi due gradi entro fine maggio»
«I tempi saranno brucianti, a mio avviso – spiega Grassani –. Credo che i primi due gradi, al massimo entro la fine di maggio, potranno essere conclusi: prima al Tribunale Federale, poi alla Corte d’Appello. In base all’esito di questi due gradi verrà confermata l’attuale classifica o verrà rideterminata».
Nessuno spazio per l’allargamento del campionato
Grassani è netto sull’ipotesi circolata di un allargamento del campionato cadetto:
«Nel 2003 si passò da 20 a 24 squadre, ma ritengo assolutamente improponibile uno scenario del genere. Nell’ottica della razionalizzazione e della riduzione dei campionati, un allargamento della Serie B a 21 o 22 squadre per me è fuori da ogni logica».
Play out congelati: «Una scelta eccezionale ma necessaria»
La decisione della Lega di Serie B di sospendere il play out tra Salernitana e Frosinone ha riacceso le speranze della Sampdoria, che potrebbe trarre vantaggio da una eventuale penalizzazione del Brescia. Secondo Grassani si tratta di un caso «senza precedenti»:
«Mai un campionato di Serie B era stato fermato a questo punto, sospendendo play off e play out. È una situazione complessa e delicata. Per bloccare un play out ci devono essere state evidenze importanti, tali da consigliare la massima prudenza. Si è voluto evitare che una partita decisiva come Frosinone-Salernitana potesse essere disputata inutilmente, nel caso in cui la classifica venisse successivamente modificata».
«Tutti hanno diritto a difendersi e a vedere tutelati i propri interessi»
Grassani evidenzia il duplice principio alla base della sospensione:
«Il Brescia ha il diritto di difendersi in ambito sportivo, ma anche gli altri club devono poter esercitare i propri diritti. Una partita può condizionare non solo la posizione del Brescia ma anche, ad esempio, quella della Sampdoria. È giusto evitare gare potenzialmente inutili».
Termine della stagione: c’è tempo fino al 30 giugno
Chiosa finale sui tempi tecnici per la disputa delle gare eventualmente rinviate:
«Teniamo presente che la stagione sportiva si chiude il 30 giugno. In teoria, fino al 29 giugno qualsiasi partita può essere disputata».